giovedì 10 settembre 2015

Episodio LXIII "E adesso arriva Fiamma!!!"


Luglio era appena iniziato, Carlo e Kira era entrambi di fronte allo specchio del bagno, lei si spazzolava i denti svogliatamente, mentre il suo riflesso faceva ridicole linguacce a lui, che invece era intento a radersi. La sera precedente avevano festeggiato la fine anticipata della sessione estiva per Kira, che quindi finalmente era in vacanza. "Che programmi hai per il fine settimana?" gli chiese sciacquandosi la bocca piena di dentifricio,  "Lavoro Kira…stasera, domani a pranzo e poi a cena, e poi di nuovo domenica sera!" Lei lo guardò un po' accigliata, non si sarebbero visti in pratica per tutto il weekend, si strinse nelle spalle delusa. "Perché cosa avevi in mente?" 
"Ma niente, il regalo di vera, il weekend alle terme. Ieri mi stava raccontando, ci sono stati settimana scorsa, era entusiasta. Ma non puoi quindi…fa niente!" 
"Mi dispiace piccola, davvero!" 
"Lo so, ci rifaremo!" gli  disse sedendosi sul bordo della vasca, le piaceva guardarlo mentre si faceva la barba; era proprio un peccato non poter passare il fine settimana insieme, inoltre era in vacanza, non voleva stare chiusa in casa tutto il tempo, avrebbe dovuto trovare qualcosa da fare. I suoi pensieri furono interrotti dal campanello, l'abbaiare di Merlino e la voce sorpresa  di Frida  "E tu che ci fai qui?" 
"Sorpresaaaaaaa" qualcuno urlò dall'altra stanza, una voce che Carlo non conosceva affatto. Kira invece balzò in piedi "Fiamma!" disse, uscendo di corsa dal bagno e Carlo dopo essersi asciugato il volto la seguì a ruota.
Fiamma e Kira erano cugine, avevano qualche mese di differenza, la prima più piccola della seconda, erano cresciute insieme. Erano legatissime nonostante ormai vivessero in due paesi diversi. Fiamma infatti si era trasferita in Germania appena compiuti 20 anni, all'inizio si mantenne facendo la ragazza alla pari, poi la barista, come Kira nel suo periodo Erasmus, periodo nel quale le due ragazze vissero anche insieme, esperienza che consolidò maggiormente il loro rapporto. Era laureata in lingue, adesso lavorava in una casa editrice, Kira era molto orgogliosa di lei, l'ammirava e le voleva bene, anche se come al solito, non sventolava i suoi sentimenti a destra a manca.
"Ecco la mia cugina preferita!" disse Fiamma, con la sua irruenza di sempre, corse incontro a Kira e le saltò addosso.  La scena che Carlo si trovò davanti, quando le raggiunse  era alquanto comica: Kira era ferma immobile, mentre attorno lei svolazzava questa ragazza che lui non conosceva, ma che le sembrava familiare. Kira non era infastidita, anzi era divertita da quel piccolo folletto saltellante che l'abbracciava con affetto e le scompigliava i capelli. Carlo tossì, per attirare l'attenzione e si avvicinò anche lui. 
"Oh fiamma, lui è Carlo…Carlo lei è Fiamma, mia cugina!" 
" Ciao…finalmente ci conosciamo!" disse Carlo, con un bel sorriso, porgendole la mano. 
Fiamma ricambiò il saluto e ridendo, si rivolse alla cugina  "Caspita Kira, è bello! è alto e non sembra neppure troppo peloso…ahaahhah! " Frida scoppiò a ridere, Kira invece andò a fuoco tanto che le si arrossarono anche le orecchie "Oh fiamma, per favore!" disse supplichevole. Carlo era piuttosto divertito voleva saperne di più.  " Sai carlo, sei una piacevole sorpresa, di solito i canoni estetici di mia cugina sono sempre stati alquanto discutibili" " Giusto!! " aggiunse Frida ridacchiando "Carlo tu sei ben oltre gli standard!" 
Kira sbuffò "Allora quanto ti fermi?" disse inacidita  "Oh la mia cuginetta musona…" disse Fiamma avvinghiandosi di nuovo a lei "Lo so che sei felicissima di  avermi qui!" In effetti era vero, era più di un anno che non si vedevano; l'ultima volta che Fiamma era stata in Italia, fu per la sua laurea, prima che Kira e Carlo si conoscessero.
Frida preparò un caffè per tutti, lo servi; lei il suo lo bevve velocemente  "Scusa Fiamma, mi farebbe piacere restare, ascoltare tutte le tue storie, ma ho un impegno!" 
"Che impegno?" si intromise Kira da dietro la sua tazza di caffè. 
"Un brunch con Giulio…un suo collega si sposa e ha organizzato una cosuccia veloce e  informale…" 
"Chi è Giulio?e il prof Rossini dove lo hai lasciato?" tuonò sorpresa Fiamma, ancora allo scuro delle novità. Kira si voltò verso la cugina, incredula, ma Frida rispose con tranquillità " No, con Daniel è finita un po' di mesi fa…ma va bene così io sono innamorata di Giulio, e a quanto pare anche Daniel  è andato avanti e  ama la sua nuova ragazza." 
Fiamma si strinse nelle spalle, si fece piccola piccola tra i cuscini del divano, come poteva sapere? perché Kira non l'aveva avvertita!
"Eh quindi questo collega si sposa con un brunch?" rispose Kira scettica, cercando anche di cambiare argomento   
"Oh si tesoro…" si intromise Carlo "Una nuova tendenza, pare che tra qualche anno il solito banchetto matrimoniale sarà soppiantato completamente! "
Kira inarcò il sopracciglio, Carlo era sempre pronto a spalleggiare Frida in tutte le sue cose.
" Vabbè…io vado a prepararmi sono già le nove, Giulio è sempre puntualissimo, sarà qui tra meno di 20 minuti." 
Dopo un po' fece ritorno in soggiorno: indossava un abitino verde, con la gonna leggermente a palloncino, i capelli legati in uno chignon, degli orecchini di piccole perle nere che le illuminavano il viso, e dei sandali dorati, che stranamente non avevano un tacco vertiginoso. 
"Sei fantastica…" gridò Fiamma non appena la vide "Vorrei vedere la faccia di questo Giulio, quando gli sarei davanti...ahaahah bellissima davvero" 
"Molto chic…brava" commentò distrattamente Kira. Oh mai una soddisfazione, pensò Frida, poi si rivolse a Carlo "Tu che dici?? Il parere maschile è d'obbligo! "
"Semplicemente..irresistibile…" le disse alzandosi, e ridendo le diede un bacio sulla guancia "Anche io vado a vestirmi, ho un sacco di commissioni da fare…ma perché non ci vediamo a pranzo tutti insieme? verso le 13.00…anche il tuo brunch sarà finito per quell'ora" 
"E' un ottima idea" gracchiò Fiamma eccitata "Vorrei davvero mangiare una bella e buona pizza, non ricordo l'ultima volta che ne ho mangiata una come si deve.  Magari Sorbillo che dite?"  " E Sorbillo sia…tutti d'accordo??"  Anche Frida e Kira annuirono, sarebbero state tutte e tre ospiti di Carlo a pranzo. 
Giulio arrivò alle 9.30 in punto, Frida salutò tutti con la promessa di riversi per l'ora di pranzo. Qualche minuto dopo anche Carlo ritornò in soggiorno, jeans attillato, camicia bianca di lino, le rayban già agli occhi. Era particolarmente bello quella mattina "Ehi…" pensò Kira  " dove credi di andare conciato così…" si trattenne dal dare voce ai suoi pensieri, lui si chinò sul divano e le diede un bacio sulle labbra "sono in ritardassimo, piccola" accarezzandole le gote,  poi salutò Fiamma baciandola su entrambe le guance " signore, è stato un piacere…ci vediamo a pranzo! " disse chiudendo la porta dietro di se. 
Kira si alzò e andò alla finestra, e lo vide sfrecciare veloce in sella alla sua moto nel traffico del mattino. Fiamma la raggiunse "Un centauro…e proprio un figo! "  
"Non cambierai mai, vero?" Entrambe scoppiarono a ridere, era tanto che non stavano assieme, avevano un sacco di cose da raccontarsi, fiamma sarebbe rimasta fino al sabato successivo, Quindi c'era tutto il tempo per recuperare. optarono per una mattinata di compere, era passato troppo tempo dall'ultima volta che entrambe si erano concesse un po' di sano shopping compulsivo. In men che non si dica erano in strada, ridendo e scherzando come sempre. Si raccontarono delle loro vite, il lavoro, i ragazzi, i viaggi. Fiamma era una libertina, o almeno così le piaceva definirsi "Non sono una tipa da relazioni serie, Kira, non sono come te…anche se con Carlo devo dire che sei stata davvero fortunata! Allora…parlami un po' di lui…com'è  sotto le coperte?" le chiese a bruciapelo, mentre sorseggiava la sua granita alla menta. "Fiamma!" la riproverò la cugina, facendosi paonazza. "Oh…andiamo, non fare la puritana con me…fatt accattà a chi nu t sap! ahahah lo so benissimo…deve essere bravo per forza, altrimenti l'avresti appeso dopo due giorni!" Kira si strinse nelle spalle, era imbarazzata ma sapeva benissimo che Fiamma non si sarebbe arresa molto facilmente così "Non faccio la puritana, ma lo sai che non amo parlare di queste cose! Comunque è bravo, divertente, originale…diciamo che non mi annoio mai!" disse accennando un sorrisino. 
" uuuuh il tuo sorriso malizioso, dice più di mille parole! sono contenta cugina, che il tuo uomo sappia come farti felice! ahahah " risero entrambe. Kira pensò che era proprio vero, Carlo la rendeva molto felice e non solo sotto le coperte. 
"Tu invece? come sta Luca?" Kira sapeva benissimo che Luca probabilmente era già un capitolo chiuso, ma voleva assolutamente che la cugina iniziasse a raccontarle della sua pazza vita sentimentale. 
" Uh Kira, non farmi parlare…con lui una tragedia, era così appiccicoso, noioso, lui non sapeva proprio fare felice una donna!" disse facendo una smorfia, portando il pollice in giù "con lui  è finita prima di cominciare… ma la cosa che ti devo raccontare è un altra. Ho fatto proprio un errore grossolano…adesso sono un po' nei casini, ho approfittato di queste vacanze per mettere un po' le distanze e riordinare le idee." 
"Mio dio, Fiamma, cosa hai combinato?" disse Kira allarmata "Niente paura, Kira. Ora ti spiego…qualche mese  fa ho conosciuto Paul, un barista mozzafiato, biondo alto occhi azzurri, due bicipi spettacolari, mi alzava come fossi una piuma. Il sesso non te lo dico proprio, mi ha ridato dieci anni di vita…ahahahh" 
"Addirittura" 
"Si certo, ti ho mai detto bugie? Comunque andava tutto benissimo, poi ho conosciuto Leon  ad una cena di lavoro. Mi ha colpito subito, arguto, brillante, interessante, galante e gentile. Mi ha fatto una corte spudorata, non ho potuto resistere, sono caduta nella sua trappola come una ingenua tredicenne…non sapevo che fare, non mi andava di chiudere con Paul, quindi ho tenuto il piede in due scarpe." Disse abbassando lo sguardo, sapendo che si sarebbe sorbita una bella ramanzina. 
Kira si infilò i suoi occhiali da sole, il suo volto era serrato in un'espressione seria, ma non durò molto perché scoppiò in una sonora risata " odio fiamma, ma sei sempre la solita…ahahah" 
"Perché non mi stai sgridando, come fai di solito?" disse incredula 
"Perché sei adulta, non devo dirti io cosa è giusto e cosa no…stai solo attenta a non ferire i sentimenti di nessuno" 
"uuuhm saggia come sempre…ti odio! Comunque tenere il piede in due scarpe è stato piacevole, fino all'errore banale che ho commesso. MI sono dimenticata dell'appuntamento che avevo con Vincent. Ero a casa mia con Paul, quando è venuto a prendermi per portarmi a cena. ha aperto paul con addosso solo un asciugamano di tela, e io completamente ignara gli sono corsa dietro urlando che avrebbe dovuto liquidare velocemente chiunque fosse il disturbatore, ero solo in slip e reggiseno"
"Oddiooo ma non puoi averlo fatto…ahahah ahahah, scusami, ma povero Leon, sei proprio una meretrice!"
"Oh Kira è stato un momento imbarazzantissimo, ovviamente mi hanno lasciata entrambi…non avevo neanche fatto in tempo ad avere la mia razione di sesso estremo con Paul, avevamo appena iniziato, quando è suonato il campanello." disse poggiando la testa sul tavolino, fingendosi disperata. 
"Oltre in danno la beffa! " aggiunse Kira ridendo a crepapelle. "Quindi ora che farai? con questi due?" 
" non so per un po' non mi farò vedere, e spero di non incontrare nessuno dei due, mai più! " 
"Penso sia un ottima strategia…buona fortuna cugina!" disse ira alzando il suo bicchiere di spritz. Le due ragazze brindarono allegramente, poi continuarono la loro mattinata tra i negozi di via Roma. Fattasi ora di pranzo si incamminarono verso la pizzeria, felici per i nuovi acquisti. Carlo le stava aspettando proprio lì, le vide da lontano camminare l'una accanto all'altra che parlavano concitatamente. Notò che non si somigliavano affatto, poi si rese conto dell'assurdità di quel pensiero stupido : era impossibile che si somigliassero, dal momento che Kira era stata adottata da piccola, e non aveva quindi legami di sangue con i membri della sua famiglia. Nonostante ciò il loro rapporto era molto solido, non si vedevano da più di un anno, e  sembrava che non si fossero mai lasciate. Lui aveva un solo cugino, che era la sua fotocopia, con cui invece non aveva nessun legame a parte il sangue. Non si vedevano mai, e per fortuna pensò Carlo; Fabrizio Carati era un gran antipatico. 
Quando le ragazze gli furono vicino lui era ancora soprappensiero "Ehi a cosa pensi?" gli disse Kira passandogli la mano tra i capelli ribelli. "A quel gran coglione di mio cugino!" 
"Non sapevo avessi un cugino" 
" infatti è come non esistesse…vedo che abbiamo fatto compere?" disse togliendo di mano le buste ad entrambe, da vero cavaliere. "Buste piene…e i vostri portafogli?"  
"un po' meno " rispose Fiamma "Ma ne è valsa la pena..credimi" 
"Ho comprato una cosa anche a te! " disse Kira " oohh che cosa? Sono curioso!" 
"Un paio di jeans…a sostituzione di quelli che indossi adesso" 
"Cosa? cos'hanno questi jeans che non va?" aggrottò la fronte 
"Infatti Kira, cos'hanno quei jeans, gli stanno benissimo a mio avviso! " disse fiamma alzando le mani. 
"Troppo stretti, sembri un salame! " disse sbrigativa, storcendo il naso, incamminandosi verso la pizzeria. 
Carlo e fiamma rimasero indietro, parlottando e ridacchiando tra di loro, poi carlo la raggiunse e le diede una pacca sul sedere " ahi!" disse lei massaggiandosi il fondoschiena. 
"Mi piace quando fai la gelosa, se non vuoi che li indossi basta dirlo!"  
"Io non solo gelosa, voglio evitare che tu vada in giro come una soppressata!" 
"Ah certo come no…fatti comprare da chi non ti conosce cara cugina!" si intromise Fiamma, che nel frattempo gli aveva raggiunti. 
La pizzeria per fortuna, non era piena, aspettarono un tavolo per quattro solo per un quarto d'ora. Erano quasi le 13.30 e di Frida neppure l'ombra, mentre si chiedevano che fine avesse fatto, kira ricevette un mex proprio da parte sua. " iniziamo ad ordinare" disse sconsolatamente "Frida ci raggiungerà più tardi". "uhm..peccato, come mai?" chiese ingenuamente Fiamma. 
Kira rispose con tono sarcastico e rassegnato  " beh quando Giulio chiama Frida corre…ovvio!!" 


Frida era terribilmente in ritardo; come al solito Giulio le aveva fatto perdere un sacco di tempo e come al solito aveva declinato il suo invito a pranzare con lei e i suoi amici. Le sembrava di partecipare ad una corsa ad ostacoli, correndo per i vicoletti del centro storico, con quelle scarpe. Guardò distrattamente l'orologio e pensò che una volta arrivata in pizzeria si sarebbe dovuta sorbire la furia di Kira, che era sempre più intollerante a tutto ciò che riguardava Giulio. Non riusciva a capire perché quei due non potessero semplicemente andare d'accordo, almeno potevano fingere un po' meglio, se non altro per farle piacere. Invece no, quando erano insieme, cosa che Frida cercava di evitare il più possibile erano sempre pronti a punzecchiarsi , e lei tra quei due fuochi si sentiva decisamente a disagio. Si fermò davanti ad un grande negozio di articoli per la casa, per riprendere fiato , ma  da quanto era così fuori forma? Nonostante non fosse una fumatrice incallita si ripromise di ridurre il numero di sigarette, di sicuro i suoi polmoni ne avrebbero tratto beneficio. Mentre si specchiava nella grande vetrina del negozio, pensò che forse Giulio aveva ragione, non sarebbe cascato il mondo se invece di raggiungere i ragazzi in pizzeria se ne fosse tornata a casa al fresco, Kira avrebbe capito! No…Kira non avrebbe capito, si sarebbe infuriata ancora di più, quindi era meglio avanzare il passo e iniziare a pensare ad una scusa plausibile per il suo ritardo.
Quando arrivò in pizzeria, i tre già avevano quasi finito le loro pizze. Carlo fu il primo a vederla dal fondo della sala e le fece segno di avvicinarsi. Frida prese posto accanto a Kira "Scusate il ritardo, ma il tutto si è rivelato più lungo del previsto" disse arrossendo cercando di apparire quanto più mortificata possibile. L'amica la guardò chiudendo gli occhi a fessura "Figurati" le disse con freddezza "Ormai siamo abituati". Carlo la guardò con aria severa, e le diede un colpetto sotto il tavolo col ginocchio. Kira strabuzzò gli occhi, non si aspettava quella ginocchiata e lo guardò come a dire "Che c'è? è la verità", ma lo sguardo di lui si fece ancora più serio, e lei non poté far altro che battere in ritirata.  "allora? raccontaci di questo brunch…soppianterà davvero il solito banchetto matrimoniale?" si intromise Fiamma, cercando di smorzare la tensione tra i commensali. Frida sorrise, ordinò una birra e delle patatine fritte, poi iniziò a raccontare la sua mattinata, era stato piacevole, il cibo era ottimo e poi gli eventi mondani le erano sempre piaciuti. L'atmosfera si fece più rilassata, ma Fiamma notò che da quando Frida si era unita a loro, Kira era cambiata da così a così. Tra loro era sicuramente successo qualcosa, Fiamma non aveva ancora capito cosa, ma avrebbe indagato.  

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