giovedì 17 settembre 2015

Episodio LXIV "Un amore di fratello!"


Era già passata una settimana da quandoo Fiamma era ritornata in Italia, il tempo volava in un attimo quando si sentiva a casa, ma presto sarebbe dovuta ritornare a Berlino. Erano ancora le nove, la casa era tranquilla, Kira dormiva ancora placidamente e Frida non aveva ancora fatto ritorno dalla consueta passeggiatina mattutina con Merlino. Si preparò un bel cappuccino e apri il suo note book; esitò un po' prima di aprile la mail, sapeva che avrebbe trovato lì tutto il lavoro arretrato che fine a quel momento aveva volutamente ignorato. Quando sullo schermo vide solo due mail del suo capo tirò un sospiro di sollievo, pensava peggio! Arnold le aveva inviato 3 racconti di tre autori diversi, che prima del suo ritorno dalle vacanze avrebbe dovuto leggere, riassumere e commentare, oltre alle correzioni da effettuare su gli ultimi racconti che avevano deciso di editare con le dovute modifiche. Bene, non restava che mettersi all'opera, si accese una sigaretta e si immerse nella lettura. 
Quando Frida tornò a casa, erano passate già quasi due ore, e Fiamma era talmente presa dalle sue letture, che a stento aveva percepito lo scorrere del tempo. 
"Buongiorno" le disse Frida sorridente "Anche se un po' in ritardo, vi ho portato la colazione…ma dov'è Kira?" continuò guardandosi intorno. 
Fiamma rispose ridendo che per tutta la mattina era stata rintanata in camera sua, probabilmente dormiva ancora, perché non aveva dato segni di vita. 
"Oddio, ma è impossibile, non ho mai visto una donna più pigra…dobbiamo fare qualcosa Fià!" 
Fiamma non se lo fece ripetere due volte, scattò in piedi dal divano e in due irruppero fragorosamente nella camera di Kira, si buttarono su di lei, gridandole di svegliarsi, toccandola, tirandole i capelli e facendole il solletico. Kira si sentì braccata, la sua reazione non tardò ad arrivare "Ma siete pazze!! Uscite di qui! Perché vi coalizzate sempre contro di me! vi odio, lasciatemi dormire!!" disse con voce lamentosa  ancora impastata dal sonno. Le due invaditrici, non avevano alcuna intenzione di lasciarla in pace e continuarono ad infastidirla, ignorando i suoi brontolii.
"Driiiiin…Driiiin" il suono del campanello fu talmente forte, che tutte e tre sobbalzarono all'unisono e Merlino iniziò a correre verso l'ingresso abbaiando. "Vado io, tu Frida, falla alzare!" 
Fiamma corse velocemente nell'altra stanza e velocemente aprì la porta, ma subito si pentì di non aver guardato prima dallo spioncino e sopratutto di aver ancora indosso uno dei ridicoli pigiami di Kira, con disegnato su un bian coniglio che felice mangiava la sua carota. "Ciao" disse con una nota di perplessità nella voce, al ragazzo che le si trovava davanti e che la guardava con lo stesso sguardo che lei stava riservando a lui;  entrambi cercavano di ricordare dove si fossero già visti!  La voce squillante di Frida, che correndo saltò tra le braccia di lui, mise fine ai loro vani tentativi di riconoscerci a vicenda e li riportò alla realtà! "Allora… che fai non entri??! Il mio fratellone, non ci vediamo da una vita…avrai un sacco di cose da raccontarmi!" disse Frida eccitata, spingendo il fratello nel piccolo appartamento e chiudendo la porta alle proprie spalle. "Roberto, sicuramente ti ricorderai di Fiamma, la cugina di Kira, anche lei ha frequentato il nostro liceo" continuò Frida, sedendosi accanto a lui sul divano.  "Ah e io che pensavo fosse il vostro regalo d'addio per me…una notte bollente prima di tornare nella fredda Berlino." disse Fiamma con una smorfia. 
"Ah Fiamma…piacere di ri-conoscerti" disse un po' impacciato e arrossendo  Roberto cercando di mascherare dietro un sorriso il fatto di non riuscire proprio a ricordarsi di lei! Fiamma gli strinse la mano e continuò a maledirsi per non aver indossato la notte precedente la sua bella camicia da notte di seta blu. Con indosso quella avrebbe di sicuro fatto un altro effetto! Lei adesso si ricordava benissimo di lui: quando lei frequentava il primo liceo, lui era all'ultimo anno. Ricordava che era sempre stato un bel ragazzo, col tipico fisico del nuotatore, spalle larghe e vita stretta. Da quello che aveva potuto capire di lui, al tempo della scuola, era un tipo timido e introverso, non amava mettersi in mostra ed era per questo che non riscuoteva molto successo tra le studentesse, che, soprattutto le più piccole, preferivano a lui i tipi più egocentrici e istrionici. Senza neppure rendersene conto, Fiamma assunse un atteggiamento civettuolo e conturbante, lui le piaceva. Nonostante non nuotasse più a livelli agonistici, aveva conservato un fisico molto atletico, e il viso da bravo ragazzo dei tempi del liceo, aveva acquisito il fascino dell'uomo più maturo, le gote che gli si coloravano di rosso ogni volta che lei gli faceva una ben poco celata avance tradivano il suo animo timido, ma allo stesso tempo era simpatico e divertente, era un uomo sicuro di se e brillante nel proprio lavoro.
"Quindi Tolosa!" disse Fiamma, guardando Roberto negli occhi e sorseggiando del succo di anguria, "Come ti trovi? So che è una cittadina universitaria, dev'esserci un bel po di movida!" aggiunse muovendo le anche da seduta e alzando le braccia, mimando un passo di danza. 
"Beh…in realtà io mi concentro molto sul lavoro, non sono fatto per la vita mondana!" rispose lui ridacchiando imbarazzato. 
"Non l'avevo mai vista così" sussurrò Frida nell'orecchio a Kira, che destatasi dal suo sonno li aveva raggiunti sedendosi accanto all'amica a cui rispose " Fiamma modalità acchiappanza, osserva bene, c'è sempre qualche cosa da imparare…ahahah" Ridacchiarono entrambe. 
La visita di Roberto durò più o meno un'ora, tutte e tre cercarono di convincerlo in vano di restare a pranzo, ma il ragazzo fu irremovibile "Siete gentilissime, ma ho promesso a nostra madre che sarei stato a pranzo da lei, lo sai Frida, avrà cucinato il mondo, non posso appenderla così" Frida alzò le mani, alla mamma non si comanda, lo accompagnarono alla porta e lo salutarono calorosamente.
"Quando vieni a Berlino, dovresti passare a trovarmi" disse Fiamma segnandogli il suo numero tedesco su un post.it arancione. "Certo lo farò…in inverno sarò spesso a Berlino per lavoro, mi farai da cicerone, ci conto!" rispose Roberto mettendosi il post it nella tasca dei pantaloni e dandole un veloce bacio sulle guance. "ce-certo, sarà un piacere" balbettò la ragazza non aspettandosi che lui cogliesse in quel modo il suo invito. Kira le porse un fazzoletto di carta "Ora puoi asciugare la bava, signorina. Neppure un mastino napoletano produce tutta questa saliva"
"Oh Kira, che schifo smettila!" rispose fiamma buttandosi distesa sul divano, ma fu Frida ridendo a rincarare la dose "Allora? Hai una cotta per mio fratello, sembrava lo stessi mangiando con gli occhi…sei una predatrice" 
"Uff…è un ragazzo molto interessante, ma faccio notare ad entrambe, che non sono io che corteggio, ma sono gli uomini a venirmi dietro, quindi smettetela." disse alzandosi dal divano e dirigendosi saltellando verso il bagno. Avrebbe fatto una doccia , rigorosamente fredda(per calmare i bollenti spiriti)  e poi avrebbe portato a pranzo fuori quelle due arpie. Stranamente lei adorava l'estate, eppure adesso non vedeva l'ora che l'inverno arrivasse a Berlino.

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