lunedì 28 settembre 2015

Episodio LXV "Welcome Mrs Robinson"


"Stavo pensando…" mormorò Kira, assorta, mentre si guardava allo specchio, Era un po' indecisa sul vestitino a fiori nero e bianco che aveva appena indossato; era forse un po' corto per i suoi gusti, ma "al diavolo" pensò, ogni tanto poteva osare anche lei e inoltre quel vestitino era davvero perfetto per una serata così afosa di fine luglio. Ma il commento di Carlo, appena uscito dalla doccia, non tardò ad arrivare "Che quel vestito è davvero troppo corto?" Kira dal suo riflesso nello specchio fece spallucce, non diede molto peso a quelle parole, legò velocemente i capelli in una morbida coda, si girò verso di lui, e gli si accomodò accanto sul letto. "Stavo pensando…" ripetè guardandolo languidamente negli occhi, accarezzandogli le spalle ancora bagnate, e accavallando le gambe con fare accattivante. Carlo scattò sugli attenti, Kira non era il tipo da così tante moine "Quando il diavolo ti accarezza…" pensò tra  se sorridendole, sapeva benissimo che presto gli avrebbe chiesto di soddisfare una sua esigenza. 
"Cosa posso fare per te, piccola?" disse con tono ironico.
 Kira corrugò la fronte contrariata, a volte le dava davvero fastidio il fatto che lui la conoscesse così bene addirittura da anticipare le sue mosse. Comunque cercò di sorvolare e continuò "Pensavo… visto che sarai impegnatissimo anche questo fine settimana, ti dispiacerebbe se andassi alle terme con Fiamma?" 
Carlo tirò un sospiro di sollievo, si aspettava di peggio "Certo, anzi direi che è un ottima idea, finalmente potrai goderti il tuo regalo di compleanno! poi magari, se ti divertirai, possiamo tornarci insieme…per me non c'è nessun problema." 
"Bene!" esultò Kira tutta contenta, abbracciandolo e baciandolo sulle labbra appassionatamente, forse troppo appassionatamente; "Non è tutto" pensò Carlo. 
Infatti Kira continuò "Inoltre…pensavo…beh potresti prestarci la tua macchina, non è molto lontano, vicino Sorrento!" 
Carlo spalancò gli occhi incredulo, si alzò di scatto e iniziò a camminare avanti e indietro per la stanza. La sua macchina? prestarla a Kira? fino a Sorrento? si sentiva accaldato, respirò profondamente, guardò Kira, che aveva assunto un aria  alquanto infastidita "Posso pensarci solo un attimo??" disse infine sconcertato.

Kira carpì al volo il mazzo di chiavi che Carlo le lanciò ancora in certo; era riuscita, come sempre ad ottenere ciò che voleva. Durante tutta sera precedente era tornata più volte all'attacco, alla fine l'aveva convinto, anche se lei stessa ancora non sapeva come ci fosse riuscita. "Trattamela bene!" le sussurrò Carlo all'orecchio prima di salutarla con un bacio sulla guancia. "Non preoccuparti!" ripetè lei per l'ennesima volta, alzando gli occhi al cielo, salendo nell'abitacolo. Fiamma la seguì a ruota, accomodandosi sul sedile del passeggero. 
Kira accese il motore, invitò Fiamma ad allacciarsi la cintura e guardò Carlo, ancora abbassato vicino al finestrino, sul volto un'espressione contrita "Allora piccola, vai tranquilla, non correre…e..." 
Kira lo interruppe "ok ok…stai tranquillo…te la riporto sana e salva!" Carlo sorrise sommessamente si allontanò dall'autovettura. Anche Fiamma lo salutò teneramente con la mano. "Ti chiamo appena arriviamo" disse Kira accelerando, e l'Audi A4 iniziò a scivolare veloce sull'asfalto infuocato della sera. 
Neppure un'ora dopo la partenza, Kira e Fiamma arrivarono a destinazione. L'albergo era spettacolare, situato a livello del mare, sul tratto costiero nel cuore della Penisola Sorrentina. Le due ragazze entusiaste, diedero subito inizio al loro weekend di relax con un gustoso aperitivo  servito mentre facevano l'idromassaggio nella jacuzzi, nell'intimità della loro favolosa stanza. 
"E' fantastico…qui" disse Fiamma lasciandosi cullare dal gorgoglio delle bolle dell'idromassaggio. "Guarda che tramonto, che mare…" Dalla grande vetrata potevano ammirare l'affascinante spettacolo del sole che si immergeva all'orizzonte in un mare infuocato. Anche Kira sprofondò in quella enorme vasca, avrebbe ringraziato Vera fino alla morte, per quel bellissimo regalo. 

"Dovresti smetterla!" ridacchiò Kira , mentre le veniva servita una golosissima delizia al limone. Lei e Fiamma erano reduci da una mattinata di totale relax al centro benessere; avevano fatto la sauna, la doccia emozionale, il bagno turco, l'idromassaggio e adesso si stavano godendo un delizioso spuntino a bordo piscina. Fiamma assunse un'espressione fintamente ingenua, ma non distolse lo sguardo neppure un secondo da ciò che dall'altro lato della piscina attirava la sua attenzione "Di fare cosa scusa?" 
Kira alzò gli occhi al cielo " Di fare la smorfiosa con quel tipo dall'altro lato della piscina! Te lo stai mangiando con gli occhi!" 
Fiamma rise "Mi sto solo divertendo un po'…ahahah!" Adorava infatti flirtare con i bei ragazzi, sentirsi corteggiata e al centro dell'attenzione "E la mia autostima ne trae, enormi vantaggi!" 
Il ragazzo, come Fiamma aveva previsto, si avvicinò a loro due, e prese posto al loro tavolo. Subito iniziò  a fare il brillante, le sue attenzioni erano tutte per Fiamma, e lei non risparmiava sguardi ammiccanti e risatine maliziose. Nel giro di cinque minuti il ragazzo era ai suoi piedi, e Fiamma si crogiolava nella sua solita veste di femme fatale. Kira rimase in silenzio per quasi tutto il tempo, doveva ammettere che il ragazzo aveva tutto al posto giusto; belle spalle, torace scolpito, folti capelli castani, occhi neri come il petrolio e anche sul lato b non ebbe niente da ridire. "L'unica cosa…" pensò Kira fra se "Mi sembra un po' troppo giovane!" I suoi dubbi furono immediatamente fugati poco dopo. All'improvviso  una donna sulla quarantina, con un cappello bianco gigante e gli occhiali scuri, fece capolino dalle cucine del ristorante, portando in mano una torta, sulla quale spiccava fiero un enorme 18. "Giacomo, amore…vieni a mamma, vieni a spegnere le candeline!" disse tutta sorridente rivolgendosi proprio al ragazzo, che in quel momento stava lasciando il suo numero a Fiamma, e non appena si sentì chiamare arrossì vistosamente; Possibile che sua madre dovesse metterlo sempre in imbarazzo? 
Fiamma divenne paonazza "Ma quanti anni hai?" bisbigliò con un filo di voce, strappandogli il cellulare di mano. Giacomo non rispose, e accennò un sorriso imbarazzato, Kira invece scoppiò a ridere fragorosamente "Che importa l'età!!!" disse mentre si sbellicava dalle risate. Fiamma balzò in piedi, come una furia. rimorchiare un diciottenne, questa ancora non le era mai capitata! Raccolse la sua borsa per il mare "ti aspetto in camera!" disse a Kira in tono altezzoso, quasi come si fosse offesa. 
"Però stasera ci rivediamo…" balbettò Giacomo, adesso diventato improvvisamente timido. "Assolutamente no! Dimenticami!" gli rispose lei, rivolgendogli un'occhiataccia gelida. Li lasciò entrambi a bordo piscina, Giacomo a festeggiare i suoi 18 anni e Kira, ancora starnzzante a godersi lo spettacolo, aspettando  di scroccare un pezzettino di torta!
Kira entrò in camera portando orgogliosamente con se due fette di una golosissima sette veli. Trovò la cugina sdraiata sul suo letto, con gli occhi coperti da un fazzoletto di stoffa. Kira non poté trattenersi e scoppiò in una sonora risata "Dai Fiamma, o dovrei chiamarti Mrs Robinson…ahahah" 
Fiamma si tirò su poggiandosi sui gomiti "Non prendermi in giro…" mormorò "Me misera, me tapina" prima di lasciarsi cadere di nuovo. 
"oooh andiamo…sono cose che possono succedere. Pensa al lato positivo, questa torta è una goduria!mmmm…Dai assaggia che buona!" disse mentre già aveva attaccato la sua fetta. 
Fiamma mangiò anche lei la sua porzione "mmm…è squisita!" affermò a sua volta. "dovresti ringraziarlo in qualche modo…" disse Kira porgendo alla cugina il numero di telefono del ragazzo. "Ma sei matta?Perché ti presa il suo numero?" 
"Ha insistito lui…l'hai stregato, e poi è un cucciolo, come facevo a dirgli di no??" 
"oh…Kira! proprio perché è un cucciolo dovevi dirgli di no!" disse prendendole di mano il bigliettino e strappandolo in mille pezzi.
"Io voglio un uomo, mica un cucciolo! A proposito di veri uomini…che mi dici di Roberto il fratello di Frida…lui si che sarebbe perfetto per me."
"Fiamma ma è fidanzatissimo…" 
"Non sono mica gelosa!! ahahah" 
"Sei sempre la solita!" 
Risero entrambe, "Convieni con me che è un gran bel figo? 
Kira fece spallucce, Roberto era sicuramente un bel ragazzo, ma  l'aveva sempre visto come il fratello della sua migliore amica. In realtà mentì, c'era stato un momento, proprio nel periodo iniziale della sua amicizia con Frida, in cui Kira aveva visto Roberto con occhi diversi. Ma quella piccola innocente cottarella, non l'aveva ma confessata a nessuno, e presto finì per dimenticarsene anche lei. 
"Non ci credo, che non c'hai mai fatto un pensierino!" sbottò Fiamma inacarcando il sopracciglio "Insomma, ma l'hai visto? E' così…oddio così perfetto! Sembra un dio greco…un adone. E' poi hai visto come arrossiva… è un timidone, proprio come piace a me!" 
Kira le si avvicinò incredula "Ma da quando ti piacciono gli uomini timidi?" 
"uff…Kira! devo proprio insegnarti tutto…sono proprio i più timidi che ti regalano le più grandi soddisfazioni…capiscimiii!" disse in fine maliziosamente. Kira alzò gli occhi al cielo "Fiamma!" la rimproverò, con aria seriosa, ma poi non riuscì a contenersi e entrambe scoppiarono a ridere a crepapelle. 

Nel bel mezzo del rilassantissimo massaggio shirodara, di cui Clara le aveva parlato benissimo e che Kira aveva quindi per forza voluto provare, a Fiamma venne un' idea, che lei stessa reputò davvero geniale! "Facciamo una cena" disse entusiasta. 
"Una cena?" 
"Si a casa vostra, sul terrazzo…invitiamo un po' tutti…il prof Rossini, non vedo l'ora di verderlo, faceva strage di cuori nel nostro liceo, e poi anche Giulio l'ho conosciuto poco, ma mi sembra simpatico, molto esuberante. E poi beh…Roberto sarà la guest star della serata!"
"Uhm…" rispose Kira, mostrando tutto il suo scetticismo, Daniel Frida e Giulio  tutti e tre sotto lo stesso tetto?? Non era proprio una grande idea "Non penso che Daniel verrà…con Frida non sono proprio in buoni rapporti, e poi Giulio Bassani non è poi così simpatico!" 
"Andiamo Ki, che ti prende? Non ti sei mai tirata indietro di fronte ad una festicciola sul terrazzo." 
"Ma Fiamma, la situazione è così ingarbugliata!" 
"Dai ti prego! del prof Rossini ne facciamo a meno allora…ma Roberto dobbiamo invitarlo!" 
Kira sapeva che Fiamma non avrebbe mollato l'osso facilmente. "Vabbè dai…posso sopportare Giulio per qualche ora, ma dobbiamo prima chiedere anche a Frida!" 
"Sicuramente non avrà niente da ridire..anzi sarà entusiasta!" 
"mmh" di nuovo quel versetto di scetticismo, Fiamma se ne era accorta dal primo giorno che tra quelle due stava succedendo qualcosa, decise che era arrivato il momento di indagare.
"Senti un po' cuginetta…cosa succede tra te e Frida?" 
"Nulla!" fu la risposta secca di Kira, tra lei e Frida non c'era nulla di strano, nulla che non andasse. Fiamma continuò però con le sue supposizioni. "Insomma, vi ho visto molto distanti…ad esempio perché non è qui con noi? "
"beh…il coupon era per due!" 
"Andiamo non le hai neppure chiesto di accompagnarti!" 
Kira rimase in silenzio, era vero,  l'idea di chiedere a lei di accompagnarla non l'aveva sfiorata minimamente, ma tanto pensò non sarebbe comunque venuta, ormai nei weekend Frida si trasferiva completamente da Giulio, era irreperibile dal venerdì, al lunedì successivo. Poi finalmente disse " Si sarà capito che Giulio non mi è molto simpatico. lo trovo arrogante e saccente, è troppo esagerato nei suoi modi, a volte mi sembra rasentare la schizofrenia." 
"Beh non siete dei caratteri affini…ma c'è dell'altro?" 
"oh si fiamma, non supporto come la tratta! Frida è una bambolina nelle sue mani…ne è completamente succube, non mi piace. A lei l'ho detto, più volte. Di conseguenza lei cerca di limitare i contatti tra me e lui al massimo, non vuole impormi la sua presenza. Tutto qui, ma il nostro rapporto è sempre uguale." Kira non aveva per niente convinto la cugina. Secondo Fiamma, Kira avrebbe dovuto essere più accondiscendete con Frida, e farsi piacere Giulio, in un modo o nell'altro, o almeno fare buon viso a cattivo gioco, e non scontrarsi con lui ogni secondo. Se continuava non avrebbe fatto altro che mettere in difficoltà la sua amica. "A pagare è solo Frida" esordì severa. Kira si strinse nelle spalle, del resto le stesse parole gliele ripeteva Carlo in continuazione. " Va bene…cercherò di essere più gentile col dottor Bassani!" disse infine. 
"E lo inviterai alla nostra cena?" chiese speranzosa Fiamma. 
"si…va bene" 
La ragazza saltò dal suo lettino e abbracciò forte Kira "grazie cuginetta! Io l'ho sempre detto…  l'amicizia non può soccombere all'amore!" 

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