giovedì 3 dicembre 2015

Episodio LXXXI "Una serpe in seno?"


Quella sera Daniel aveva organizzato una serata a base di pizza e birra a casa sua insieme a Clara ed aveva invitato anche Carlo approfittando del giorno di chiusura della tenuta per dargli finalmente la grande notizia del matrimonio. Ma soprattutto avrebbe provato a farlo distrarre, quello non era per niente un bel periodo per l’amico; chiacchierando del più e del meno avrebbe provato a tirarlo su, da quando le cose con Kira si erano messe male, fino ad essere arrivati a prendersi una pausa di riflessione, Carlo non era proprio al top, anzi, sembrava molto giù di morale, anche se un po’ provava a nasconderlo buttandosi a capofitto nel lavoro e riducendo al minimo le sue uscite e i suoi contatti sociali, infatti Daniel aveva dovuto insistere moltissimo per fargli accettare il suo invito quella sera. Ma evidentemente aveva fatto un ottimo lavoro, perché Carlo era addirittura mezz’ora in anticipo, pensò quando sentì bussare alla porta. Con gran sorpresa andò ad aprire e lo invitò ad entrare un po frettolosamente “io in realtà sono appena tornato dall’allenamento al parco, devo farmi assolutamente una doccia” gli disse Daniel “il dolce posalo in cucina, c’è Clara, così chiacchierate un po mentre mi rinfresco, non penso che hai bisogno che ti faccia strada, questa è casa tua…vai!” Carlo si prese una pacca sulla spalla ed entrò nella piccola cucina adiacente l’ingresso e, come annunciatogli, trovò Clara intenta a rassettare un maglioncino, che l’accolse con un bel sorriso e gli illustrò i programmi della serata, magari dopo la pizza sarebbero potuti uscire a bere un cocktail, disse. “E cosa c’è lì dentro?” gli chiese guardando incuriosita il pacchetto che Carlo teneva in mano “niente di che, una millefoglie, una cosa semplice e veloce”  “mmm buona! Beh, magari per te sarà semplice e veloce, chef!” ripose Clara, dopo aver riposto il dolce in frigo. Lei era sempre molto dolce e gentile con lui, ma nonostante la loro frequentazione quasi continua, lui non era mai riuscito a considerarla davvero come un’amica, la vedeva solo e semplicemente come la donna del suo migliore amico: perfetta, intoccabile, sempre misurata nei gesti e nelle parole, ma non l’ispirava, non era riuscito ad instaurare con lei un vero rapporto d’amicizia, nonostante Clara ci provasse. Spesso si chiedeva perché non erano riusciti a legare, forse la colpa era  soltanto sua, perché nonostante lei avesse sempre provato ad avvicinarglisi, lui aveva sempre risposto con una certa rigidità e non perché le trovasse particolari difetti, anzi, era proprio quel suo essere sempre così a modo a dargli un certo fastidio, i suoi gli sembravano atteggiamenti quasi costruiti; aveva sempre preferito donne più naturali ed istintive, lei era troppo controllata per i suoi gusti e sì, Kira aveva ragione quando lo rimproverava  perché per la verità a lui Clara non era mai piaciuta fino in fondo, non l’aveva mai convinto a pieno; ma in ogni caso, non era un problema andare d’accordo con lei, dal momento che i loro argomenti di conversazione non erano moltissimi. Carlo pensava a queste cose appoggiato con la schiena al bordo della finestra e, giocherellando con il suo smartphone, guardava e riguardava le foto di Kira, il suo viso imbronciato gli mancava da morire, ma aveva deciso di rispettare la sua volontà di stare lontani, anche se gli costava molto. Clara, intanto, aveva appena finito di ricucire il bordo un pò strappato del maglione di Daniel e mentre lo ripiegava con cura soddisfatta del suo lavoro, fu attratta dalla risatella di Carlo che ridacchiava di gusto con lo sguardo fisso sul piccolo schermo del cellulare “Frida è incorreggibile” commentò lui per giustificare il suo improvviso scoppio di ilarità “mi strappa sempre un sorriso quando mi scrive le sue cretinate, stamattina per fortuna mi ha tirato su offrendomi una bella colazione calorica, non ero proprio in vena di affrontare questa giornata”. Clara sorrise sotto i baffi e gli si avvicinò, mettendosi affianco a lui nella sua stessa posizione “non sapevo foste così tanto amici, tu e Frida intendo…” gli disse con tono stupito. “Beh” rispose Carlo “siamo sempre stati buoni amici, ma adesso ci siamo avvicinati un po’ di più, mi sta aiutando ad affrontare la situazione con Kira, nessuno la conosce meglio di lei… mi aiuta a capirla e...dopo tutta la storia di Giulio, non sta passando proprio un bel periodo...mettiamola così...ci facciamo forza a vicenda! ” “Capisco” ribattè Clara sorridendo “ma sta attento a quella ragazzina…sai, con i trascorsi che ha, magari ora che è libera si fa strane idee su di te..hahahhahahaha” e detto questo ridacchiò sarcastica mettendogli una mano sulla spalla. Carlo rimase in silenzio per qualche attimo e poi d’istinto le scostò la mano “non ci trovo niente di divertente in quello che hai detto, onestamente” le disse. Clara percepì subito il cambiamento del suo tono, da un clima scherzoso erano passati ad un’aria seria e pesante, così cercò di smorzare la tensione “non capisco perché te la prendi, era solo una battuta” gli disse pacatamente, ma Carlo rispose visibilmente irritato “una battuta infelice, direi, dal momento che Frida non la conosci nemmeno… e non so proprio a quali trascorsi tu stia alludendo, visto che non l’hai mai frequentata…” Clara non aveva mai avuto un confronto del genere con Carlo e si sentì profondamente offesa dal suo tono aggressivo “beh scusami allora, non sapevo ci tenessi così tanto, visto il modo in cui la difendi…”  “sai che ti dico?” continuò Carlo dopo essersi messo di fronte a lei “penso che tu abbia qualche problema con Frida se sputi senza giustificazioni veleno su di lei in questo modo..forse hai una sorta di complesso di inferiorità o non so cosa, e non mi interessa saperlo,  ma di una sola cosa sono sicuro: sei una vera vipera” mentre le disse queste cose la guardava biecamente dritto negli occhi…all’improvviso irruppe Daniel in cucina che immediatamente percepì la forte tensione tra i due e vide Carlo voltarsi di scatto “che succede qui?” chiese allora ad entrambi “meglio che me ne vada, vi auguro una bella serata” rispose Carlo prendendo frettolosamente il giubbino di pelle dalla sedia e avviandosi verso la porta, sotto lo sguardo attonito di Clara e lo stupore di Daniel che provò a corrergli dietro. Completamente ignaro di tutto, riuscì a bloccarlo sull’uscio  e si rivolse a lui con aria sconcertata e interrogativa “che diavolo stai facendo? Posso capire che sta succedendo?” A quel punto Carlo si divincolò aggressivamente dalla sua presa e gli disse “fattelo spiegare dalla tua Clara…ah, e lasciatelo dire, è davvero una vipera, della peggior specie… buona serata!” E, detto questo, sbattè forte la porta. Daniel rimase lì impalato, era frastornato, non riusciva proprio ad immaginare cosa potesse essere successo nei dieci minuti della sua assenza, così si precipitò nuovamente in cucina e trovò Clara nella stessa posizione in cui l’aveva lasciata,  le sembrava avesse un’aria abbastanza tranquilla “perché se n’è andato?” le chiese allargando le braccia “mah” rispose lei con tono rilassato e quasi disinteressato “ho fatto una battuta e non l’ha presa bene…ma niente di che…penso che stia un po’ nervoso per la questione di Kira, è un po’ suscettibile”. Daniel sospirò sonoramente, non gli sembrava possibile un comportamento del genere da parte di Carlo, lo conosceva bene e sapeva che difficilmente perdeva le staffe in quel modo, così insistette ancora un po’ per capire come stavano veramente le cose, ma Clara rimase vaga e gli assicurò che era tutto a posto, il loro amico aveva solo i nervi a fior di pelle, era comprensibile d’altronde, gli disse. Daniel desistette e decise di non insistere ancora sulla questione, ne avrebbe parlato direttamente con lui l’indomani, mai possibile che stesse davvero tanto fuori di testa da assumere un comportamento del genere, pensò?

Il mattino seguente Carlo si svegliò presto per la sua corsetta mattutina e tornato a casa subito si mise a lavoro per organizzare la giornata alla tenuta. Mandò l’aiuto cuoco Mariano a fare la spesa, ci teneva che tutti gli ingredienti in cucina fossero sempre freschi di giornata e pianificò il lavoro delle ore seguenti. Finalmente dopo l’ora di pranzo riuscì a ritagliarsi un po’ di riposo, così si rimboccò le maniche dietro il bancone del bar e decise di prepararsi un bel cocktail analcolico, ma mentre era concentrato a dosare meticolosamente i vari ingredienti, sentì una voce irrompere nella sala “mi spieghi che ti è preso ieri?”. Era Daniel, che velocemente avanzò verso di lui e arrivato poggiò le mani sul bancone; aveva l’espressione di chi pretendeva una risposta e subito, sembrava irritato. “Beh, buongiorno!” rispose Carlo ironicamente “vuoi da bere?”. Daniel lo guardò accigliato “Carlo, non è il momento di fare il cretino. Non mi è piaciuto il tuo atteggiamento di ieri. Qualsiasi cosa sia successa, potevi parlarmene e avremmo chiarito…andartene via così, sbattendo la porta, non è stato carino nemmeno nei confronti di Clara, a prescindere da quale battutina abbia potuto fare…”. Carlo ridacchiò istericamente “ah, ti ha detto che ha fatto una battutina? E tu pensi che il tuo migliore amico, che conosci da venticinque anni, sia diventato pazzo dall’oggi al domani perché te l’ha raccontato una timida, dolce donna che conosci da un paio d’anni?”. A quel punto Daniel sospirò contrariato, passandosi nervosamente una mano tra i capelli “andiamo, Carlo..non dire sciocchezze. Non metterti a fare il geloso!”   “ma per carità!” intervenne Carlo sorridendo “la gelosia non c’entra niente….ma conoscendomi dovresti sapere che non mi incazzo per così poco…”. Daniel a quel punto perse l’aria arrabbiata che aveva da quando era entrato e si rilassò, così si accomodò su uno degli sgabelli accostati al bancone e decise di armarsi di pazienza. “Ok” disse allora cercando di mantenere la calma “allora spiegami tu qual è il problema…che cosa è successo? Cosa ha detto di così grave per meritarsi l’appellativo di ‘vipera’? E’ pur sempre la mia ragazza, un pò di rispetto, potevi almeno darti una regolata con le parole…”.  “Sì, va bene, hai ragione. Non avrei dovuto offenderla, ho sbagliato a chiamarla ‘vipera’, ma comunque resta il fatto che ieri sera ha tirato fuori una cattiveria che mi ha infastidito”.  “Forse sei solo nervoso per via di Kira, ti capisco”, disse Daniel, che però fu prontamente interrotto dall’amico “no, no, non c’entra un bel niente! Io credo che lei abbia qualche problema con Frida...in pratica l’ha chiamata ‘poco di buono’ e la cosa non mi è andata giù…io le voglio bene e sinceramente non mi va che si prenda tutta questa confidenza dal momento che non la conosce. E non me ne frega niente delle cose che tu le hai raccontato…cioè, sputare sentenze su Frida davanti a me, cosa si aspettava? Che mi facessi una risata? Era ovvio che il suo commento non era scherzoso, non era affatto una battuta, era solo un commento di cattivo gusto e intriso di cattiveria. Mi ha dato fastidio, ok? Per il resto, se si è sentita offesa mi scuso. Ma anche lei, dal canto suo, è stata offensiva”. Daniel sospirò, credeva che la questione fosse molto più grave, e si sentì quasi sollevato, ma conosceva bene Carlo e sapeva che quando lui voleva bene ad una persona di solito la difendeva a spada tratta in qualsiasi situazione. “Ho capito…beh, Clara spesso è un po’ tagliente, ammetto che a volte butta frecciatine esagerate, ma sono certo che non lo ha fatto con cattiveria. Sai, lei è una donna molto acuta, …e poi è ovvio che abbia qualche problema con la mia ex ragazza, magari si sente un po’ in competizione e tutte quelle cose così, lo sai come sono fatte le donne…scusala e lei scuserà te…non mi pare una cosa grave!”. Dall’espressione di Carlo, Daniel capì che non era molto d’accordo con le sue parole, così provò a calcare la mano “so che sei legato a Frida, ma cerca di comprendermi, Clara è la donna che amo, prova ad avere un buon rapporto con lei. Avete entrambi la vostra parte di torto, mettiamola così, ok? Però ti prego, non mettermi più in una situazione del genere, siamo adulti, cazzo”. Carlo finalmente si rilassò, l’amico aveva ragione, forse si era comportato da ragazzino, avrebbe dovuto far finta di non ascoltarla. Si scusò ancora con lui e decise di invitarli alla tenuta a cena quella sera, avrebbe preparato un menù vegetariano speciale appositamente per lei . Daniel accettò volentieri, sicuro che anche Clara non avrebbe avuto problemi, sapeva essere molto diplomatica, quando voleva. Carlo fu soddisfatto soprattutto di aver chiarito la situazione con Daniel, perché alla fine era della loro amicizia che gli importava principalmente, perché per lui Clara, in ogni caso, rimaneva una vipera, ma per l’amico avrebbe imparato a sopportarla.

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