lunedì 10 agosto 2015

Episodio LV "Chiacchiere tra donne"


“A gennaio quando avrai finalmente terminato gli studi, organizziamo il matrimonio, voglio sposarti. Visto che ti è piaciuto tanto, pensavo di sposarci nel castello di Gradara, poi verrai a vivere qui da me…beh, se non ti piace compriamo una nuova casa, dove tu sarai la mia regina, unica e indiscussa, mi prenderò cura di te, è l’unica cosa che voglio”. Queste erano state le parole che Giulio le aveva sussurrato quella notte, mentre la teneva stretta tra le sue braccia sul divanetto fuori la veranda del suo appartamento. Era stata una nottata calda, ormai era fine maggio, ed avevano deciso di trattenersi fuori prima di andare a dormire. Ma la sera successiva Frida non faceva altro che pensare a quelle parole, l’avevano stupita, lui non aveva mai nemmeno accennato al desiderio di sposarla e così, all’improvviso, senza neanche chiederglielo, le aveva detto le sue intenzioni, come se lo avesse deciso già da chissà quanto tempo. Anche se non aveva ricevuto una vera e propria proposta era comunque stata felice di sentirgli dire quelle cose, ma adesso aveva le idee confuse. Tutta quella dolcezza, tutta la sua voglia di sposarla, l’intensità con cui le aveva parlato, che cosa significavano? Perché le aveva fatto quella dichiarazione improvvisa la notte prima, e il giorno dopo era sparito, come al solito? Era tutto il giorno che provava a contattarlo, era irreperibile: a casa non c’era, allo studio non si era visto, il cellulare staccato, solita storia, pensò Frida, che adesso cercava di trovare un senso alle parole che le aveva sussurrato e al suo comportamento; si sentiva stremata, in realtà era anche stanca di continuare a farsi tutte quelle domande, tanto non avrebbe mai trovato risposta, lui sarebbe tornato –o forse no, chi poteva saperlo?- le avrebbe promesso la luna, gliel’avrebbe anche portata se necessario, e lei lo avrebbe perdonato e poi sarebbe ricominciato tutto da capo. Sentiva che le forze la stavano abbandonando, guardò per un’ultima volta il piccolo monitor del cellulare e, a malincuore, lo spense e cercò di spegnere anche la sua mente. Si buttò sul letto supina e cominciò a fissare il soffitto, sentiva i piedi pulsare dentro le scarpette da tennis, era stanca per la giornata di lavoro, così se le tolse con un rapido movimento dei talloni e si rannicchiò, avrebbero dovuto vedersi quella sera, ma erano già le nove, non sarebbe tornato. Improvvisamente sentì delle voci in casa, era rientrata Kira ed era in compagnia, infatti dopo poco sentì bussare alla porta della stanza “Fri, ci sei?” Alla sua risposta, Kira entrò sorridente e, come suo solito, si accorse subito che qualcosa non andava ed intuì immediatamente di cosa si trattava, ormai  era l’unico motivo per cui Frida stava male ogni volta, ed infatti glielo confermò. “Vabbe dai, io avevo intenzione di ordinare del sushi” le disse per tirarla su “c’è anche Clara, ti puoi unire a noi, tanto ancora devo chiamare il Giappo, ne faccio portare per tre!” Frida era titubante, non aveva molta voglia di cenare, e soprattutto non voleva rovinare i programmi delle ragazze, ma Kira insistette, come poteva pensare di essere una guastafeste? Così, la trascinò letteralmente in cucina e le servì della sangria appena comprata. Clara era seduta con la schiena perfettamente dritta e le lunghe gambe accavallate ordinatamente, intenta ad accarezzare Merlino che le gironzolava intorno festoso. La circondava la sua solita aurea di perfezione, anche  in un semplice pantalone bianco abbinato a una canottierina verde smeraldo su cui spiccava il rosso dei capelli, che le scivolavano ondulati raccolti su una spalla. Sorridendole con dolcezza le disse che le faceva estremamente piacere che ci fosse, ma Frida non si sentiva affatto di compagnia, così si accomodò sul divanetto silenziosamente. Kira abbozzò qualche battuta qua e là per riaccendere l’allegria e cercare di distrarla, mentre incrociava il suo sguardo con quello di Clara, la quale sembrava chiedersi cos’avesse la ragazza, le sembrava estremamente afflitta. Clara era una donna molto sensibile, riusciva a percepire le sensazioni altrui e se le sentiva sulla pelle, e anche se con Frida non aveva alcun rapporto, e anche se non la conosceva per niente, si dispiacque profondamente per quel suo stato; era così piccola ai suoi occhi, le sembrò una delle sue alunne e in quell’istante sentì di dover fare qualcosa, in realtà cominciò a provare anche un gran senso di colpa per le cose poco carine che aveva detto a Kira su di lei la serata dell’inaugurazione di quel bellissimo lounge bar…così le si sedette accanto e le poggiò una mano sul ginocchio; Frida la guardò con aria stupita, quell’avvicinamento le sembrò strano, forse inopportuno, ma pensandoci, non ci vide nulla di male. “cosa C’è Frida?” le chiese dolcemente “stasera non sei proprio in vena, eh?” Frida alzò le spalle e abbassò gli occhi, non riusciva proprio a fingere di stare meglio, era più forte di lei. “Oh, Clara non preoccuparti…anzi, mi dispiace di non essere di compagnia, magari vi sto pure rovinando la serata, ma tra poco andrò a letto sono proprio stanca”. Clara continuò a tenerle le mano sul ginocchio e Kira, che era intenta a preparare la tavola alle loro spalle, si inserì nel discorso “Ah, l’amour!” esclamò e Clara a quel punto sorrise “Ah, sono pene d’amore …se è così allora non mi impiccio, ma mi dispiace, sul serio…sei troppo giù, si vede lontano un chilometro che vorresti spaccare tutto…ho indovinato?” Frida sorrise per una frazione di secondo e a rompere il silenzio imbarazzante che si creò improvvisamente fu Kira, che spuntata dietro il divanetto, appoggiandosi sullo schienale con i gomiti, proprio al centro delle due ragazze, disse “Fri, è sempre la stessa storia. E’ inutile che ci stai male, se poi appena ritorna basta una sua parola o uno stupido gesto per farti dimenticare tutto. A questo punto, che dirti? Abituati! Oppure prendi la situazione in mano una volta per tutte, altrimenti ogni volta sarà sempre così, è un vizio, o non so cos’altro…” Clara ascoltò le sue parole quasi disorientata, non sapeva di cosa stesse parlando e non osò chiedere di più, dopotutto non erano affari suoi, eppure all’inaugurazione conoscendo Giulio e avendolo osservato a lungo, si era convinta che fosse un ragazzo molto innamorato, attento, premuroso, non si spiegava a cosa stesse alludendo Kira. Frida, intanto, rispose prontamente “Non posso prendere la situazione in mano, non c’è niente da fare…lui mi aveva avvisata..” Kira spalancò gli occhi “Avvisata di cosa? Che è il figlio illegittimo di Houdini, che appare e ricompare?”  “Dai Kira, sii seria!” borbottò Frida, che poi spiegò meglio cosa intendeva “quando ci siamo conosciuti mi ha detto che le sue storie non sono mai andate bene perché nessuna riusciva a stargli dietro, a stare dietro alla sua testa e alle sue stravaganze…io invece voglio stargli dietro…perciò, non posso fare niente più di chiedergli spiegazioni, ovviamente”, Kira a quel punto protestò sonoramente, ma cos’era diventata la sua migliore amica, una completa idiota? Le spiegò che stargli dietro non significava sicuramente dover subire continui comportamenti irrispettosi e doversi abbassare a tutto; una cosa era accettare le sue stravaganze, se così voleva chiamarle, altra cosa era farsi mettere i piedi in testa e assumere un comportamento remissivo. Alle sue parole Frida sospirò, dentro di sé sapeva che forse Kira aveva ragione, ma le spiegò che Giulio era un uomo perfetto, attento, sempre pronto a starle accanto, l’unico suo difetto, per lei, era questo continuo sparire senza preavviso. Clara ascoltò con molta attenzione il loro discorso, era abbastanza disorientata, ma, con sua grande sorpresa, prese le parti di Frida, spronando Kira ad essere meno dura con lei, dopotutto era pur sempre innamorata e soprattutto le ricordò che ogni uomo ha un difetto insormontabile che nessuna donna potrà mai domare. Nonostante le parole temperanti di Clara, Kira rimase sui suoi passi, anche Carlo aveva i suoi limiti caratteriali, su qualcosa non riusciva proprio a sopportarlo, ma non le mancava mai di rispetto e se lo avesse mai fatto lei gliel’avrebbe di sicuro fatta pagare in qualche modo, certamente non ci sarebbe passata sopra. “Devi svegliarti da questo coma! L’innamoramento non giustifica la tua totale assenza di giudizio, hai proprio le fette di prosciutto sugli occhi!” Clara ridacchiò, mentre Frida non faceva altro che sospirare, le parole della sua migliore amica sembravano non fare alcun effetto “ma cosa dovrei fare?” le chiese e a quel punto Kira sbottò “senti, è davvero l’ultima volta che voglio sentir parlare di questa cosa ed è l’ultima volta che ti darò un consiglio a riguardo, visto che non mi stai mai a sentire ogni benedetta volta che succede. Quando torna invece di fare gli occhi a cuoricino, e di berti tutte le scuse che racconta, indurisciti, sii irremovibile e: o lo lasci, ma sono certa che non lo faresti mai, oppure gli dici che è l’ultima volta che tolleri questo suo comportamento,dalla prossima, basta! Però per dirgli queste cose devi prima auto convincerti che lo farai e che è la cosa giusta…” Clara scrutava ancora lo sguardo perso e spaesato di Frida, effettivamente sembrava non avere una propria idea sull’argomento, forse non sapeva sul serio come agire, così ancora una volta intervenne lei, davanti al suo silenzio “Vabbè Kira, è lei la prima a riconoscere che Giulio è un ragazzo un po’ particolare, ha delle stranezze…magari non le manca di rispetto, magari le scuse che le racconta sono la pure a semplice verità, è solo il suo modo di fare che è sbagliato…non partire dal presupposto che quando si giustifica le stia mentendo, sei un po’ prevenuta…” Kira si posizionò davanti alle due ragazze con le mani incastonate sui fianchi,era la tipica posizione che assumeva quando non aveva intenzione di darsi per vinta, e così ribadì il suo pensiero “No Clara, non sono prevenuta nei suoi confronti, solo perché si tratta di Giulio e solo perché non è una novità che non sia proprio il mio migliore amico…ti assicuro che, onestamente, se fosse Carlo a fare le stesse cose, dubiterei anche di lui! Per quanto mi riguarda se sparisse per giorni senza farsi sentire e facendo perdere le sue tracce, potrei pure pensare che ha un’altra donna chissà dove o addirittura che abbia una doppia vita! Frida, svegliati! Almeno indaga sulle cose che fa, cerca di scoprire se le cose che ti dice sono vere! Qui non ci si può fidare nemmeno di persone che conosciamo da una vita…non è per cattiveria che ti dico queste cose, ti sto solo consigliando di vederci chiaro, poi se scopri che ti dice tutta la verità, benissimo, ho sbagliato….ma prevenire è meglio che curare! Detto ciò, non parlerò più di questa cosa…la prossima volta che sparisce, perché ci sarà una prossima volta sappilo, io no non dirò nulla, promesso.”  “Dai ragazze è arrivato il sushi! Ho una fame!!” disse Clara correndo verso la porta a cui avevano appena bussato. La serata fu tranquilla e smisero finalmente di parlare di Giulio, Frida scoprì con molto piacere che Clara era una donna interessante e fu felice di andarci d’accordo, con Kira aveva legato davvero molto, erano estremamente affiatate anche se si conoscevano da pochissimo tempo; avevano tanti interessi in comune ed era evidente che a Kira piaceva il suo modo di fare, il suo modo di vestire e le sue abitudini. Frida dovette ammettere a se stessa che, a tratti, fu un po’ gelosa di questo nuovo rapporto da cui si sentiva un po’ esclusa, e forse fu per questo che dopo la passeggiatina pre notturna di Merlino, decise di andare a letto, lasciando le due ragazze che parlavano e ridevano del più e del meno.

1 commento:

  1. E questo trio......?????
    Cmq Giulio nasconde ancora qualcosa, troppo strano!!

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