martedì 11 agosto 2015

Episodio LVI "Buoncompleanno,Kira!"


Per quel 15 giugno Carlo aveva preparato tutto nei minimi dettagli: era il compleanno di Kira e le organizzò una festa a sorpresa nel giardino della tenuta, aveva invitato tutti e le aveva detto che avrebbero cenato da soli, per non destare sospetti. Per Kira era un giorno come un altro, si alzò presto la mattina per studiare, più che all'età che avanzava pensava agli esami imminenti. Di solito non amava festeggiare, ma non le dispiaceva trascorrere la serata con Carlo; per l'occasione decise di indossare il completo che le aveva regalato Frida quella mattina: un pantalone palazzo blu notte e una camicetta bianca svasata, dal gusto un po' hippy, insomma scelse un outfit semplice ma elegante e mentre dava un'ultima occhiata allo specchio, pensò che ancora una volta Frida aveva indovinato la taglia giusta nonostante ultimamente fosse un po ingrassata: tutta colpa di Carlo, pensò, doveva smetterla di farla abbuffare con le sue prelibatezze. Come al solito lui fu puntualissimo, l'attese in macchina per una decina di minuti, era ansioso di darle il suo regalo, sperava le potesse piacere, ci aveva messo molto a cercare qualcosa che facesse al caso suo, Kira era una ragazza particolare e trovare un regalo alla sua altezza non era cosa semplice.
Carlo l'accolse festosamente, le diede un bacio augurandole buon compleanno e finalmente le porse un astuccio rosso che lei aprì curiosa come un bambino davanti a un pacco di Natale. Era un graziosissimo braccialetto in oro bianco e diamantini colorati, e lei decise di indossarlo subito, era perfetto per l'occasione, dovette ammettere che Carlo aveva davvero buon gusto, aveva fatto centro. Arrivati alla tenuta, Kira entusiasta della loro cena a lume di candela, cercò di spillargli dei dettagli sul menu, ma lui fu irremovibile, doveva essere tutto una sorpresa e le disse che l'avrebbe scoperto al momento opportuno. Si accomodarono in giardino e mentre lei continuava a raccontargli della sua giornata e di quanto fosse bello il suo regalo, al grido di "Sorpresa" ,come dal nulla, spuntarono tutti: Daniel e Clara, Vera e Alessio, Frida e altri compagni di facoltà. La festeggiata rimase a bocca aperta, proprio non se l'aspettava, non aveva avuto nessun sospetto, erano stati bravissimi a tenerla all'oscuro di tutto. Kira si sentì al centro dell'attenzione e come sempre in queste situazioni, si irrigidì dall'imbarazzo, ma era comunque molto felice di essere circondata dalle persone a cui voleva bene anche se non diede molto a vederlo, in linea con il suo carattere riservato. Senza troppe moine ringraziò Carlo, riusciva sempre a rendere ogni cosa speciale, era evidente quanto si fosse impegnato. Gli amici, da parte loro, la riempirono di regali: i ragazzi dell'università una bellissima borsa da lavoro, da vero dottore;  Vera e Alessio un week end per due alle terme; Clara e Daniel un magnifico vestito etnico, molto simile ad uno di quelli che Kira aveva notato addosso alla ragazza, che le era piaciuto molto e in più Clara le regalò un pacchetto di dieci lezioni di yoga, a cui sarebbero andate sicuramente insieme. La festa ebbe ufficialmente inizio, i camerieri iniziarono a servire al buffet, l'atmosfera era magnifica, la serata iniziò a scaldarsi in un clima davvero armonioso; tutto sembrava curatissimo, le luci erano poste nel modo giusto, la musica riecheggiava in sottofondo rendendo ancora più incantevole il grande giardino. Ma subito Kira non poté fare a meno di notare un grande assente. Dov'era Giulio? Stranamente non era lì a svolazzarle intorno come una zanzara fastidiosa, Frida era sola e anche se sorrideva, capì immediatamente che qualcosa non si sentiva propriamente a suo agio senza di lui, ormai erano inseparabili, così le si avvicinò porgendole un calice di vino bianco "Come mai sei da sola? Giulio ha avuto qualche contrattempo a lavoro?" Frida accettò volentieri il calice, lo bevve tutto d’un sorso e rispose in modo piuttosto nervoso e sconsolato "Non so che fine abbia fatto…è sempre la solita storia, è irreperibile da ieri sera…ormai non mi preoccupo neanche più!" Kira fece una smorfia di disappunto "Senza parole!" si limitò a dire, sorseggiando anche lei il suo buon vino. Preferì non fare altri commenti su di lui, pensava davvero che non ne valesse la pena, a suo parere non si meritava importanza, ancor meno la sera del suo compleanno, forse era addirittura felice di non averlo tra i piedi con i suoi atteggiamenti inopportuni, anche se le dispiaceva per l’amica. Dopo qualche chiacchiera, alle due ragazze si avvicinarono Clara e Vera. La prima col suo solito stile indossava un lungo caftano dai toni dorati, finemente decorato con piccoli dettagli luccicanti, i capelli raccolti sul lato che mettevano in mostra i grandi orecchini gitani, aveva un aspetto come sempre impeccabile e affascinante. Vera invece non tradiva la sua semplicità, era molto graziosa nel suo capri bianco e nella sua camicetta pesca. "Ma che carino Carlo" esordì Clara "Sei proprio fortunata, ha preparato tutto questo per te…trovarne di uomini così, sempre attenti e presenti" Kira sorrise, non poteva proprio lamentarsi, disse, era proprio felice. Anche vera iniziò a tessere le lodi di Carlo, assaporando uno dei gustosi manicaretti dello chef con aria soddisfatta "E’ un cuoco fantastico. se fosse per Alessio, mangerebbe sempre e solo pizza e precotti!"  Clara ridacchiò e guardando in lontananza verso il buffet  con tono civettuolo disse alle altre : "Anche io non ho di che lamentarmi, guardate come è carino Daniel, mentre seleziona per me i cibi vegetariani" Frida sgranò gli occhi e senza pensarci troppo, intervenne istintivamente "Mamma mia, io sono troppo una carnivora, non ce la farei a rinunciare a certi piaceri di gola…" Kira rispose prontamente indicando Clara " vabbè voglio vedere poi se arrivi a 38 anni con un fisico come il suo" " ah quindi stai pensando di convertirti anche tu al vegetariano?" " No! anche io sono troppo una buongustaia e poi Carlo non mi perdonerebbe mai un affronto del genere!" Unitosi al gruppetto, Carlo si intromise nel discorso, non condivideva le abitudini alimentari di Clara, anzi le considerava addirittura poco sane e chiese a questo punto l'appoggio di vera, che da neo laureata gli confermò che era importante avere una dieta equilibrata con il giusto apporto proteico. Clara fece spallucce, aveva sentito mille volte quei discorsi, ma erano ormai anni che seguiva quel regime alimentare, si preoccupava di integrare le proteine necessarie, era abituata e non sentiva affatto la mancanza di alcuni cibi. Inoltre alla dieta equilibrata associava uno stile di vita sano, tanto sport all'aria aperta e l'immancabile corso di yoga, che le era inutile anche e soprattutto per rilassarsi, per raggiungere uno stato di equilibrio interiore. Anche Kira avrebbe presto apprezzato la disciplina orientale sarebbe stata entusiasta dell'atmosfera mistica e spirituale, quello che le serviva in un periodo stressante come  quello che stava vivendo. Vera dal canto suo, era molto interessata al discorso,  così lei e Kira iniziarono a chiederle delucidazioni di ogni tipo, tutti i segreti dello yoga; Clara fu felice che l'argomento destasse così tanta curiosità, così cominciò a monopolizzare la discussione, sfoggiando tutto il suo sapere e la sua esperienza ormai decennale. L'unica a sembrare totalmente disinteressata era Frida, che non disse una parola, anzi addirittura si isolò dal gruppo e si andò ad accomodare, su una sdraio accanto alla piscina; si era allontanata perchè si sentiva a disagio, sembrava che non avesse nulla da condividere con le altre ragazze e si distese lì, più li osservava da lontano, più si sentiva un pesce fuor d'acqua, provava un forte senso di solitudine, diede un'occhiata al cellulare e pensò che se ci fosse stato Giulio sarebbe stato tutto diverso, lui sapeva farla sentire completa. Mentre guardava la festa da lontano, assorta tra i suoi pensieri, Carlo le si avvicinò sorridente con un piatto in mano e le si sedette accanto "Devi assolutamente provare questi mini cheeseburger, una vera prelibatezza! Tu sei una buongustaia,dammi un po di soddisfazione, mi sento circondato da erbivori salutisti!"  Frida colse al volo l’allusione, scoppiò a ridere e assaggiò subito il gustoso panino: era squisito, disse, non avrebbe mai rinunciato a una cosa del genere! Rimasero in silenzio per un po finchè Carlo non ruppe il ghiaccio, si era accorto che c'era qualcosa che non andava e le chiese come mai fosse venuta da sola. Frida fu molto felice del suo interessamento, capì che aveva intuito il suo malessere e in quel momento sentì che poteva fidarsi di lui, le ispirò sicurezza e fiducia, quindi decise di parlargli sinceramente "Ti sembrerà buffo, ma non so dove sia Giulio” disse stentando una risata nervosa “Ormai non so più cosa pensare…è un uomo magnifico, ma certe volte mi manda all'esasperazione, non riesco a stare dietro alla sua testa…" Carlo le sorrise e le poggiò una mano sulla spalla provando a rassicurarla "Dai…non preoccuparti, avrà avuto qualche impegno importante, vedrai che ti chiarirà tutto. Sono sicuro che lui a te ci tiene, si vede. Piuttosto cosa ne pensi di Jessica rabbit laggiù?" le disse ridacchiando mentre indicava Clara. Frida divertita la osservò per qualche secondo "Pare che a Kira piaccia molto…quindi che dire? Mi fido del suo giudizio…se a lei piace tanto, evidentemente è una brava persona…che devo dirti", disse queste parole con aria un po’ scettica, corrugando un po’ la fronte, e bastò avvero poco a Carlo per capire che era un po’ gelosa del feeling che c’era tra Clara e Kira.  Rimasero lì a chiacchierare ancora per qualche minuto, finchè Frida ricevette una telefonata e Carlo ne approfittò per riprendere posto accanto alla fidanzata, nella lunga tavolata; guardò l’orologio, era quasi mezzanotte e  presto avrebbero dovuto aprire la torta che aveva appositamente preparato con le sue mani : delizia a limone, la preferita di Kira, che intanto si stava decisamente godendo la festa, rideva e scherzava con gli altri invitati parlando del più e del meno, tra una battuta e un bicchiere di Spumante. Aveva notato che Carlo era rimasto a parlare con l’amica a bordo piscina e si guardò distrattamente intorno per capire lei dove fosse finita, l’aveva persa di vista. Ormai si era totalmente disinteressata dei festeggiamenti, non era la solita Frida di sempre, Kira se ne dispiacque e si chiese tra se e se che sorta di strano potere potesse avere Giulio su di lei, proprio non riusciva a spiegarselo. D’un tratto Carlo si alzò in piedi e, tenendo elegantemente in mano una coppa di champagne, intervenne portando un po’ di ordine al vociferare generale “Ragazzi, io propongo un brindisi alla festeggiata prima che arrivi mezzanotte e finisca il compleanno… so perfettamente che non ami i festeggiamenti, soprattutto quando si tratta di te al centro dell’attenzione; ma ho voluto comunque regalarti questa serata perché sei una donna magnifica, dal cuore tenero anche se lo nascondi bene ahhahaha...vabbe la smetto perché altrimenti poi me la fai pagare…quindi, auguri!” Tutti alzarono i bicchieri, anche Kira, che sorrideva imbarazzata guardando Carlo un po’ di traverso, anche se in realtà non poteva negare che il suo intervento era stato carino. Proprio in quel momento comparve Frida al tavolo, le sembrò piuttosto ansiosa di parlarle, ed infatti la prese in disparte scusandosi con gli altri “Che è successo Fri?” le chiese sconsolata; Frida rispose con aria dispiaciuta e la testa bassa, tenendo ancora il cellulare tra le mani “Eh, mi dispiace non potermi godere la torta, ma devo scappare…Giulio non sta bene a quanto pare e devo andare da lui, non ho potuto dire di no…” Kira allargò le braccia “Vabbè dai, non fa niente…vedi un po’ se è tutto a posto e non ti preoccupare, ti conservo un pezzettino di torta, se non ce la pappiamo tutta noi!” Il tono ironico di Kira la tranquillizzò, l’abbracciò e corse via salutando gli altri solo con un cenno della mano. Vera vedendola correre via chiese con la sua solita discrezione dove stesse andando e perché non rimanesse con loro, Kira si limitò a risponderle con poche parole concise, telegraficamente “eh, semplicemente,  quando Giulio chiama, Frida corre” e si guadagnò un’occhiataccia di Carlo, che pensava che fosse sempre troppo pronta sul piede di guerra ad andare contro Giulio, era convinto che avesse solo dei preconcetti ingiustificati, ma non le disse niente, si erano già capiti incrociando gli sguardi. 

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