mercoledì 27 luglio 2016

Episodio CXL "Buon Compleanno!"


Clara era quasi pronta per quella serata speciale. I trentasette anni erano ormai giunti, ma non si sentiva affatto una quasi quarant’enne, anzi, proprio adesso che stava vivendo il suo sogno d’amore e che era tutto pronto per il matrimonio imminente, si sentiva più che mai una ragazzina. La sera prima del compleanno aveva festeggiato con Daniel, avevano aspettato la mezzanotte insieme, alla tenuta, davanti ad una romantica cena a lume di candela; per questa serata, invece, aveva deciso di festeggiare altrove, nel carinissimo locale di un lido nella zona di Varcaturo con gli amici, avrebbero bevuto, stuzzicato qualcosa e avrebbe spento le candeline, il tutto con un piacevole sfondo musicale ed aveva deciso di invitare proprio tutti, compreso il nuovo arrivato, Rosario.
“Sei bellissima, amore” le disse Daniel cingendole i fianchi da dietro, “questo abito rosa ti dona tantissimo!”  Effettivamente quel vestito rosa corallo che aveva comprato qualche giorno prima era davvero molto bello, lo aveva scelto insieme alla cugina Camilla, la cosa che amava di più era la profondissima scollatura sulla schiena impreziosita da un velo trasparente finemente decorato da perline di una tonalità chiarissima e per mettere in mostra maggiormente la schiena, aveva deciso di tirare su i capelli in un morbido chignon che lasciava qualche ciocca al vento qua e là.
 “Allora, sei contento che abbia invitato anche Rosario? Ho fatto bene, no? Almeno conoscerà tutti i nostri amici...ma a proposito...Carlo è tornato da Firenze? So che qualche giorno fa è ritornato per delle questioni allo studio...”
“sì, sì, è tornato...ma da quanto ho capito domattina già sarà in partenza, sta sempre seguendo gli affari del padre...da quando è morto ormai se ne sta occupando a tempo pieno... è stata Kira a convincerlo a venire stasera e un po anche io mi sono messo nelle orecchie, ultimamente si è chiuso in se stesso per la morte del padre, sembra aver abbandonato tutto, non so cosa gli sia preso, cosa gli sia scattato nella testa... fatto sta che non c’è mai, con la tenuta non so davvero cosa fare, manca sempre, e lui è il cuore pulsante del ristorante! Vabbè...io gli ho già parlato, sa come la penso...quindi”.
Clara aveva notato che effettivamente negli ultimi tempi, dopo il lutto, ma in realtà già da prima della morte del signor Carati, Carlo non c’era praticamente mai e aveva lasciato Daniel alle prese con gli aiuto chef, la cucina e i fornitori, cose di cui non si era mai occupato prima d’ora. In ogni caso, lei provò a rassicurarlo,era normale che Carlo fosse un po’ frastornato, bisognava pazientare ancora un po’.

   Alle 21.00 in punto si misero in macchina e al locale trovarono già alcuni colleghi e anche Rosario già era lì; Clara gli andò incontro sorridente “ma allora sei venuto! Daniel mi aveva detto che non ne era certo!”.
Il ragazzo la salutò ricambiando il sorriso e si scusò per averle preso solo un mazzo di fiori, non conosceva i suoi gusti, ma Clara si dimostrò molto felice del piccolo pensiero, era un bouquet molto fine, colorato e davvero profumato. Daniel, invece, a differenza sua sembrava tenere un po le distanze da quello che, in ogni caso, era suo fratello, si limitò a salutarlo con un’energica stretta di mano e una pacca sulla spalla, per lui era una situazione del tutto nuova, e non se la sentiva ancora di trattarlo come uno di famiglia, anche se doveva ammettere che era un ragazzo molto intelligente, ed era piacevole passare del tempo con lui. Intanto Clara invitò i presenti ad accomodarsi, e solo dopo una ventina di minuti giunsero Carlo e Kira insieme a Frida.
“Scusate il ritardo!” esordì Kira, “Carlo è tornato da Firenze solo alle 19.00, ci abbiamo messo un po’ per prepararci...”. Era evidente che Kira fosse un po’ infastidita dal ritardo che avevano fatto, nonostante sia Daniel che Clara li rassicurarono, infondo dovevano solo bere qualcosa, infatti loro già avevano ordinato. Frida, intanto, notò il nuovo arrivato prima che glielo presentassero, così chiese bisbigliando all’orecchio di Kira con curiosità se fosse quello il fratello di Daniel, e proprio mentre l’amica stava per darle la conferma Clara glielo presentò. In precedenza Kira le aveva già raccontato tutta la questione e tutto quello che Rosario aveva raccontato di suo padre, anzi di loro padre, e tutta quella storia aveva lasciato interdetta e stupita anche lei, che pensò per prima cosa alla signora Ester che per tutta la vita aveva creduto di essere stata abbandonata dal padre di suo figlio, la vita a volte era proprio strana...
Rosario, da parte sua, fu estremamente felice di fare la conoscenza di tutta la cerchia di amicizie di Daniel, ci teneva molto ad entrare anche solo minimamente a far parte della sua vita, ad entrare in qualche modo in contatto con lui.  Comunque, a primo impatto, notò subito Frida, il suo sorriso lo attirò particolarmente, gli sembrava una tipa simpatica e molto alla mano, così da tipo estroverso e intraprendente quale era, si sedette accanto a lei e subito capì di aver fatto la scelta giusta, infatti era molto chiacchierona, proprio come lui, insomma aveva trovato qualcuno con cui conversare, dopotutto non conosceva nessuno lì in mezzo, si sentiva un po’ un pesce fuor d’acqua e lei lo mise subito a suo agio, cosicchè i due dopo pochi minuti entrarono molto in sintonia e anche per Frida sedersi accanto a lui fu una manna dal cielo, dopo tutte le cose che erano successe con Daniel nell’ultimo periodo, il suo riavvicinamento seguito da un nuovo distacco, non aveva molta voglia di prendere parte al compleanno di Clara, che con sua grande sorpresa l’aveva invece invitata; dall’altra parte, non poteva contare nemmeno sulla compagnia di Kira, che stava in un periodo di enorme stress per via di Carlo e in particolare quella sera aveva proprio un diavolo per capello! Quindi in quel frangente, tra Daniel che le rivolgeva giusto qualche parola, Clara che non era mai stata la sua interlocutrice preferita, Kira che stava incavolata e Carlo che si vedeva lontano un kilometro che non aveva voglia di stare lì a mangiare stuzzichini vegetariani, Rosario le sembrò l’unica soluzione possibile per scambiare qualche parola e dopo una decina di minuti già poteva dire che erano sulla stessa lunghezza d’onda, era molto simpatico e socievole, e inoltre come lei aveva un debole per la birra a doppio malto. Infatti, dopo un po’, su proposta di Rosario, i due si allontanarono, decisero di raggiungere il bancone del bar, che stava qualche metro più avanti sulla spiaggia, per prendere un altro paio di birre.
"Tuo fratello ha fatto colpo a quanto pare...” cinguettò Clara maliziosamente, “dici?” chiese Daniel con una nota di disinteresse e una smorfia sul viso. “E’ vero, Daniel”, intervenne Kira ridacchiando “devo dire che hai un fratello molto molto carino...anche se penso che sia Frida ad aver fatto colpo su di lui! Forse non dovevo insistere per farle indossare la minigonna di pelle!!!! hahahahah”,   “beh tu dici che Frida, invece, non ha subìto il suo fascino?” chiese ancora Clara a Kira,
“mah, non penso che a Frida possa piacere...credo di conoscerla abbastanza bene...sicuramente le sta simpatico, sono due logorroici!!!! Ma almeno fisicamente non è il suo tipo, troppo mediterraneo...poi non so!!”. Ancora per un po’ Kira e Clara rimasero a scrutarli dal tavolino, ed erano entrambe d’accordo sul fatto che Rosario fosse proprio un bel ragazzo. Alto, moro, barba incolta, due occhioni azzurri come quelli di Daniel che facevano da contrasto con la pelle bruna, e anche il fisico non era affatto male, era muscoloso , aveva un bel paio di spalle larghe, e quella camicia portata disordinata fuori dai jeans strappati,  stile un po’ gipsy da reporter ribelle, gli donava molto e gli dava un fascino particolare.

“Questa Bulldog Strong Ale è davvero ottima, non credo di averla mai assaggiata prima” disse Rosario dopo aver fatto un soddisfacente sorso dalla sua pinta di birra appoggiato col fianco al bancone, di fronte a Frida, che gli sorrise soddisfatta
“mi sa che non frequenti molte birrerie...è una birra abbastanza conosciuta...” ,
a queste parole Rosario socppiò a ridere “lo ammetto...sono più un tipo da birrozza in bottiglia scolata a casa, davanti ai miei reportage o su una panchina, mentre mi riposo dal lavoro...mi hai scoperto!”. Tra i due calò un breve silenzio, finchè non fu nuovamente Frida a incalanare il discorso   “quindi parlami un po’ del tuo lavoro...sembra interessante...com’è che fai il foto reporter e di cosa ti occupi di preciso?”;
Rosario sorrise alzando gli occhi al cielo, le domande sulla sua attività gli facevano sempre piacere, adorava parlare del suo lavoro, “ti interessa davvero sapere come sono finito a fare questo lavoro?” 
 “sì, davvero, io sono una curiosona nata!!”. Davanti alla sua insistenza, si schiarì la voce e iniziò a raccontarle il suo percorso, “ho sempre avuto una grande passione per la fotografia...da ragazzino lo facevo più che altro a tempo perso...poi ho frequentato la facoltà di chimica, mi sono pure laureato eh!! Però nel frattempo fotografando cose interessanti qua e là, ho fatto del mio hobby una professione, anche perché la laurea in chimica non mi ha portato ad enormi soddisfazioni professionali... e niente, in pratica alla fine ho iniziato ad unire la passione per la fotografia al giornalismo, vendendo sia solo fotografie, sia reportage completi, video e quindi mi sono ritrovato quasi per caso a fare un mestiere completamente diverso...il reporter!”.
Frida lo ascoltò con molto interesse, era estremamente affascinata da quel lavoro, lo trovava davvero esaltante; certo, pensò che quell’aria da sognatore che lui aveva, la portava ad accostarlo a Daniel, c’era qualcosa di lui in Rosario, indubbiamente. “Quindi giri per il mondo, eh?”  
“sì”, rispose lui ancora ridacchiando, “questo lavoro mi porta in giro alla ricerca di cose interessanti da raccontare...vorrei fermarmi un po’ da queste parti adesso, mi sto appassionando molto alla questione della terra dei fuochi, anche se in passato già sono venuto qui per lavoro, agli scavi di Pompei...tanto tempo fa...e cosa mi dici di te, a parte che sei una filosofa?” 
“aahhaha, non mi definirei proprio così, come filosofa sarei un completo disastro! Diciamo che amo e studio la filosofia, tutto qua...e per il resto lavorativamente parlando per adesso mi sto un po’ arrangiando...” 
“e cosa vorresti fare nella vita?” le chiese ancora Rosario poggiando il mento su una mano, con un’aria maliziosa e incuriosita che a Frida per la verità fece salire un po’ di imbarazzo,
“vorrei stare in mezzo ai libri...occuparmi di una biblioteca, gestire un enorme negozio pieno zeppo di libri, o qualcosa del genere...non ho grandissime aspettative...”  
“beh invece mi sembra un’ idea semplice, ma estremamente bella nella sua semplicità...un po’ come te, insomma”. A quel punto Frida non potè fare a meno di arrossire, quel piccolo complimento doveva ammettere che le aveva fatto piacere, era pur sempre una ragazza e lui era veramente un bel tipo, il suo sguardo magnetico la metteva molto in soggezione e temeva seriamente che la cosa si notasse. “Comunque mi piace molto parlare con te!” esclamò lui tentando di rompere il silenzio imbarazzante che si era creato “se ti fa piacere una sera di queste possiamo andare a bere qualcosa, un aperitivo, un post cena...scegli tu...magari così mi mostri anche un po’ Napoli, la conosco così poco...”.
Frida per un attimo si irrigidì, le stava chiedendo di uscire? O stava provando solo ad essere gentile con lei? Non lo sapeva, così rispose d’istinto “mi stai chiedendo un appuntamento?”        “sì...perchè no? Senti, io non faccio troppi giri di parole, sono un tipo schietto che non si fa troppi problemi e ti dico che mi ha fatto piacere conoscerti, mi trovo molto in sintonia con te e penso che potremmo conoscerci meglio, tutto qua, non ho doppi fini, io sono così, esattamente come mi vedi, niente peli sulla lingua” . Frida trattenne il respiro per qualche secondo, perchè anche se velatamente stava praticamente flirtando con il fratello di Daniel e la cosa la metteva a disagio e la cosa peggiore è che il suo disagio lo percepivano anche i muri, così provò a divincolarsi da quella assurda situazione, “beh” rispose allora con aria vaga “non lo so...”
“perché no? Mica ti ho invitata a casa mia...non ce l’ho nemmeno una casa qui, quindi non rischi che possa farti salire con qualche scusa per poterti saltare addosso...hahah tranquilla...”.
Frida sorrise timidamente, come faceva a spiegargli in che situazione si trovava? “Vabbè, dai, ci penserò...” 
“mmmh, penso di aver capito, i miei occhi azzurri questa volta non hanno fatto colpo, eppure di solito funzionano...”   
"ahahahha, ma no, non è questo...anzi...è che, sai, la cosa è più complicata di quanto possa sembrare...ma, dai, un aperitivo non farà male a nessuno, ci sto!”. Rosario le sorrise soddisfatto, e decise che forse era meglio tornare dagli altri e continuare la serata in compagnia, anche se, tornati al tavolo, da osservatore attento quale era, non potè fare a meno di notare l’atteggiamento strano di Frida, gli sembrò che si fosse seduta appositamente lontana da lui e gli sembrava addirittura che sfuggisse a posta il suo sguardo, come se si sentisse a disagio, ma forse era solo una sua sensazione.

Dall’altro lato del tavolo, intanto, Carlo era stato tutta la serata in disparte, col cellulare in mano, sotto lo sguardo severo di Kira, che non aveva fatto altro che lanciargli occhiatacce, nonostante cercasse di apparire rilassata chiacchierando del più e del meno con Clara. Ad un certo punto Carlo finalmente ripose in tasca il cellulare e si rivolse a lei a voce bassa “tigre, penso proprio che sia ora di tornare alla tenuta e di andare a letto...domani ho il treno alle 6 del mattino, non vorrei perderlo, ho molto sonno”  
“beh potevi anche aspettare un po’ per ripartire, sei venuto stasera e domattina così presto già vai via? Nemmeno il tempo di stare un po insieme...”; Carlo sbuffò, ultimamente non facevano altro che parlare dei suoi continui spostamenti, il loro chiarimento era durato giusto il tempo che ripartisse per Firenze
“Kira, ti prego, non ricominciamo...già è tanto che sono venuto stasera, lo sai benissimo che non avevo nessuna voglia di festeggiare il compleanno di Clara e di mangiare queste schifezze vegetariane, l’ho fatto solo per te...”. Kira in quel momento si trattenne da una sfuriata, non riusciva più a sopportare l’atteggiamento distante e menefreghista di Carlo, ma al momento non poteva farci niente, doveva avere pazienza, si ripeteva ancora tra sé e sé, doveva cercare di comprenderlo anche se non era per niente facile. “Va bene Carlo, vai pure a dormire,  però io resto qui...”  
“scusa non vieni a dormire da me?”   le chiese allora lui con aria offesa, “no, voglio aspettare che arrivi la torta, non sono nemmeno le undici, voglio restare ancora con loro e godermi un po’ la serata, vado a dormire a casa mia...tanto che senso ha venire a dormire con te per poi risvegliarmi da sola? Preferisco salutarti adesso, piuttosto che svegliarmi in un letto vuoto...”.
Le sue parole furono fredde e gelarono letteralmente Carlo che, dopo aver salutato frettolosamente gli altri, andò via, lasciando Kira ancora più stizzita di prima e tutti se ne accorsero, il suo disappunto era troppo palese.
“Tutto bene?” , le chiese Clara avvicinandosi a lei che aveva raggiunto il buffet per starsene un po’ per i fatti suoi, “sì...tutto bene”, rispose, anche se la sua risposta non sembrava affatto convincente. “Cosa succede tra te e Carlo, se vuoi parlarne? Non siete più gli stessi, si vede che c’è qualcosa che non va...”. Kira sospirò, sentiva le lacrime premere dentro gli occhi, e si sforzò al massimo per trattenere il pianto, “non lo so, Clara...sta andando tutto a rotoli...Carlo non è più lo stesso. Non c’è mai, e io capisco che stia male per il lutto che ha subìto, ma mi sta escludendo dalla sua vita da troppo tempo, già da quando il padre stava male... mi tratta come se io fossi un peso, un problema, quando invece sto solo provando a stargli vicino...questa situazione mi sta straziando!”. Clara le poggiò delicatamente una mano sul viso, sapeva che stava trattenendo le lacrime, così cercò di rassicurarla in qualche modo, “vedrai che è solo un periodo. Sai, magari è il suo modo di reagire, gli passerà, devi solo aspettare e tutto tornerà come prima”; Kira avrebbe voluto che fosse davvero così, ma non ne era sicura, “ma hai visto stasera come si è comportato? E’ stato in disparte per tutto il tempo, era lontano da noi anni luce...e pensa che ultimamente ogni volta che siamo insieme, anche solo io e lui, si comporta così, come se io non esistessi, come se non gli parlassi, come se lui fosse su un altro pianeta...non so se ce la faccio, sinceramente”. Clara non potè fare altro che darle ragione, anche Daniel aveva notato questo cambiamento improvviso, e aveva giurato che non era mai accaduto da quando lo conosceva. Comunque cercò di consolarla, tutto si sarebbe sistemato...almeno sperava.

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