venerdì 24 aprile 2015

Episodio XXIX "La scelta di Carlo"


Barbara parcheggiò la sua minicooper fuori al bar Cristallo, si specchiò velocemente, diede un'ultima passata di gloss alle labbra, si ravvivò i capelli freschi di piega e scese dall'auto , attirando, come al solito, gli sguardi di tutti gli uomini seduti ai tavolini. D'altra parte era sempre stata una ragazza di bella presenza e molto appariscente; anche quel giorno indossava, infatti, una camicetta di seta su un paio di leggins di pelle che mettevano in mostra le sue curve mozzafiato, mentre invece le scarpe rosse, rigorosamente tacco dodici, le slanciavano ancora di più le lunghe gambe affusolate. Teresa era già lì, comodamente seduta ad aspettarla, e appena la vide le fece cenno da lontano con la mano. Erano amiche dai tempi dell'università e appena avevano un po' di tempo libero dal lavoro, coglievano l'occasione per vedersi e raccontarsi tutte le novità davanti ad un aperitivo.
"finalmente sei riuscita a trovare un po' di tempo per me!" le disse l'amica dandole due baci schioccanti sulle guance.
Barbara le sorrise prendendo posto di fronte a lei "si, hai ragione….da quando lavoro alla tenuta non ho più molto tempo libero….ma adoro lavorare lì!" 
Barbara dopo la laurea in scienze del turismo, due master e uno stage in un importante ristorante francese, si era lanciata con entusiasmo nel progetto di Carlo che sin da subito l'aveva voluta come sua direttrice di sala. Dopo la rottura avevano quasi totalmente interrotto ogni rapporto, poi quando Carlo le propose quel lavoro alla tenuta, lei non poté rifiutare, così appianarono le loro divergenze e ripresero a frequentarsi. Lavoravano insieme, uscivano insieme, erano grandi amici, tutto andava a gonfie vele, finchè un giorno tutto cambiò, finche nella vita di Carlo non fece capolino Kira. "beh….ancora si vede con quella dottorina?" 
Barbara le lanciò un'occhiataccia e sbuffò sonoramente, ultimamente quella ragazzina era sempre alla tenuta, gironzolava per il ristorante come se niente fosse, e stava tremendamente  addosso a Carlo . "E' odiosa! una bimbetta saccente e odiosa ecco cos'è! Si limitasse almeno a fare la bella statuina, potrei anche accettarlo, ma adesso mette anche bocca su cose che davvero non le competono! Se ripenso a quello che è successo ieri, ancora mi saltano su i nervi!" Teresa la guardò stupita, Barbara di solito si lasciava sempre scivolare tutto addosso, era difficile farle perdere le staffe, era sempre circondata da quell'aura di imperturbabilità, tipica di quelle persone consapevoli di essere in qualche modo superiori alla media e per questo disinteressate a confrontarsi con gli altri, che buon ragione non reputavano alla loro altezza. Mai Teresa l'aveva vista in quello stato, così infervorata a scagliarsi contro un'altra persona, quindi incuriositasi la esortò a raccontarle cosa le avesse fatto di così oltraggioso la giovane dottrina. 
"l'altro giorno, abbiamo avuto dei problemi con dei fornitori….l'errore è stato mio, avevo confuso le ordinazioni dei vini, ma sai come sono, odio quando mi si fa notare di aver sbagliato, e Carlo mi ha ripresa proprio davanti a lei…non c'ho visto più! Gli ho risposto malissimo, se non gli stava bene il mio operato, poteva benissimo ordinarseli lui da solo, i vini, la prossima volta!"
"E lui che ha fatto?" 
"Nulla, mi ha esortato a fare più attenzione e la cosa è finita lì, tra noi…ma quella mocciosetta, non poteva non dire la sua…mi si è parata davanti con il suo fare saccente dicendo che non le era piaciuto per niente il modo in cui mi ero rivolta a Carlo, era pur sempre il mio datore di lavoro, non potevo trattarlo così, il mio non era stato un atteggiamento professionale."
Teresa alzò gli occhi al cielo " Beh, non ha tutti i torti la piccoletta! E' pur sempre il tuo capo…" 
Barbara di fronte all'osservazione dell'amica incrociò le braccia contrariata "Io e Carlo abbiamo un rapporto che va ben oltre il lavoro, so io e solo io come posso permettermi di rivolgermi a lui e di certo non mi faccio dare lezioni da una qualunque che lo conosce da neppure cinque minuti. Ed è quello che ho detto direttamente a lei, ovviamente non ha potuto più controbattere, del resto sa benissimo che io e Carlo siamo stati legati per molto tempo, e che in confronto la loro, non è nient'altro che una storiella." 
"Beh…scusa se mi permetto" disse Teresa incerta, cercando di dosare le parole il più possibile, come se volesse indorarle la pillola " mi sembra che tra quei due ci sia qualcosa in più di una semplice storiella…da quello che mi racconti, Carlo mi sembra alquanto innamorato della sua  dottoressina…"  
Barbara scoppiò in una grossa risata, Carlo innamorato? E di chi poi? Di una ragazzina impacciata e maldestra, che si muoveva con la grazia di un elefante in un stanza piena di cristalli…assurdo!  "io lo conosco bene, Carlo è un uomo, impetuoso, passionale, presto si stancherà di quella ragazzina acqua e sapone, perennemente in jeans e scarpette da ginnastica, dei suoi capricci e della sua petulanza, e cercherà una vera donna, e io sarò lì, come sempre…ogni volta è sempre tornato da me…anzi ti dirò di più, questa volta non aspetterò oltre, sarò io ad andarmelo a riprendere, vedrai…"
Teresa cercò in tutti i modi di dissuadere l'amica,  che nonostante fossero passati anni, a Carlo ci teneva ancora tanto, forse troppo, e questo suo coinvolgimento, spesso la portava a prendere decisioni azzardate. Barbara  però era una tipa testarda, ormai nulla le avrebbe fatto cambiare idea, voleva riprenderselo, e sicuramente ci sarebbe riuscita.

Il Lunedì, giorno di chiusura della tenuta, Carlo poteva finalmente rilassarsi  e godersi il meritato riposo, dopo una settimana di intensi impegni lavorativi. Per quella sera non si sarebbe visto con Kira, l'indomani la ragazza avrebbe dovuto sostenere un esame, e lui aveva sperimentato di persona che il giorno prima di uno scritto era meglio girarle alla larga, così insieme a Daniel, organizzò una serata da veri uomini, pizza, birra, e l'immancabile FIFA alla play. Era una vita che i due ragazzi non trascorrevano un po' di tempo insieme in quel modo, si divertirono un mondo, ridendo e scherzando senza pensieri, come se il tempo si fosse fermato e loro fossero ancora due adolescenti brufolosi, che passavano i pomeriggi davanti ai videogiochi e a scambiarsi consigli su come conquistare la ragazzina di turno.
"Dai, resta a dormire…c'è ancora tanta birra, qui!" disse Carlo, ma Daniel fu irremovibile, il giorno dopo avrebbe avuto il compito  di latino in terza b, e non poteva permettersi di arrivare tardi, e soprattutto con i postumi di una sbronza; salutò l'amico e si ripromisero di organizzare un'altra seratina del genere più spesso, era divertente, faceva del bene ad entrambi.
Carlo quindi rimasto solo, non aveva ancora voglia di mettersi a letto, accese la Tv, si aprì un'altra birra e si stravaccò sul divano. "Top Gun" su Italia 1 era appena iniziato, quando il campanello lo fece solbazare; era passata mezza notte, chi poteva mai essere a quell'ora? 
"Ciao!" Barbara lo salutò con il suo solito sorriso smagliante e con un veloce bacio sulla guancia " Sei solo? ti disturbo?" 
Carlo le fece cenno di entrare, era solo, stava guardando la tv, ma  era curioso di sapere il perché di quell'improvvisata. 
Barbara si fece strada fino alla cucina, il rumore dei tacchi riecheggiò nel silenzio, per tutta la casa. "Ero ad una festa qui vicino…ma era una noia mortale, così ho deciso di fare un salto!" 
Lui era sorpreso, ma l'accolse con i suoi soliti modi gentili e la invitò a bere qualcosa insieme. Si accomodarono entrambi sul divano, l'uno di fronte all'altra. Barbara si liberò del pellicciotto color caffè, ultracorto, che che mal copriva le sue bellissime gambe affusolate, che lei accavallò con eleganza, quasi ignara di quanto quel gesto, per lei così consueto potesse essere tanto seducente.
"Ancora non ho capito, cosa ci fai qui a quest'ora?" disse lui, sorridendole teneramente. Lei si strinse tra le spalle "Mi stavo annoiando come non mai a quel party…il catering era pessimo, il vino non ne parliamo…e il mio accompagnatore poi…meglio perderlo che trovarlo…un vero cafone!" Carlo scoppiò in una sonora risata, possibile che mai nessuno le andasse bene? 
"Ah Carlo Carlo…sono già molto esigente di mio, poi sono stata abituata ad avere il meglio…" rispose lei, prontamente,ammiccando allusiva. In quelle parole pronunciate quasi d'istinto, Carlo lesse una nota di malizia, si sentì stranamente in imbarazzo, esattamente come lei voleva che si sentisse. "Che hai?" le chiese lei, con aria da falsa ingenua, uno sguardo negli occhi, che lui conosceva fin troppo bene " Non è vero, che tu mi hai abituata al meglio? Adesso è davvero difficile accontentarsi" continuò, avvicinandosi ancora di più a lui, tanto da potersi rispecchiare nei suoi occhi verdi. Carlo in quel momento, desiderò di non aver bevuto così tanto, sentiva la mente offuscata dai fumi dell'alcol, e reagì al quanto in ritardo al bacio che lei gli stava rubando. Ritornato in se, dopo qualche secondo, la respinse, alzandosi  di scatto dal divano e quasi gridando le disse dandole le spalle "Che diavolo hai in mente?", sembrava abbastanza turbato.
Barbara, imperturbabile invece, si alzò anche lei, e si avvicinò lentamente a lui come un felino si avvicina alla sua preda "Un tempo ti piaceva…" disse prima di lasciar cadere ai suoi piedi, il vestitino rosso scarlatto che fino a quel momento le aderiva addosso come una seconda pelle. lui continuava darle le spalle, stava cercando di metabolizzare quello che era appena accaduto tra loro "Carlo…" le ripetè lei, avvicinandosi ancora di più "Un tempo ti piaceva, e sono sicura che ancora adesso non ti sono poi così indifferente…" Lui si voltò, e se la vide così, in un completino slip e reggiseno  di pizzo nero, talmente striminzito, da lasciare ben poco all'immaginazione. Quasi gli venne un colpo, a ritrovarsela lì, seminuda davanti ai suoi occhi. "Che cosa stai combinando?" le  disse stupito, come se non sapesse quali fossero le sue intenzioni. Barbara gli gettò le braccia al collo, e lo strinse a se, ora erano davvero troppi vicini, e Carlo sentiva la necessità di mettere una distanza tra i loro corpi. "Barbara…io…qualsiasi cosa tu abbia in mente…io non posso…" le disse raccogliendo da terra l'abito rosso e porgendoglielo. "Rivestiti…dai!"
"Perché?Io voglio solo che tutto ritorni come prima!" 
"Come prima? Ma che stai dicendo?" 
"Si come prima!" rispose Barbara, ancora non curante del fatto, che lui divincolandosi dal suo abbraccio l'avesse respinta, quella sera, per la seconda volta "Come prima che…lei… che Kira entrasse nella tua vita e rovinasse tutto ciò che c'era tra noi!"
Carlo si passò nervosamente la mano tra i capelli,  rimase in silenzio per qualche secondo, poi le disse " Kira non c'entra niente con quello che c'era tra noi…insomma adesso si, non verrei mai a letto con te adesso, perché sono impegnato con lei, sono innamorato di lei…ma prima? La nostra storia era finita da un pezzo, lei non c'entra con noi… " 
"Ma prima che la conoscessi, noi due…ecco…uscivamo, stavamo insieme, ci divertivamo insieme…" 
Carlo la guardò negli occhi, era costernato, possibile che in tutto quel tempo, lei avesse frainteso la natura del loro rapporto e avesse creduto che lui provasse per lei qualcosa in più della semplice amicizia che in realtà li legava? "Mi dispiace…" disse desolato " Mi dispiace, se con il mio comportamento, ho potuto farti credere che tra noi ci fosse qualcosa di più dell'attrazione. Credevo fosse chiaro, credevo ti stesse bene…che fossimo entrambi sulla stessa lunghezza d'onda…"
Barbara abbassò lo sguardo, lui le aveva sbattuto in faccia la verità, quella verità che da anni aveva cercato di nascondere a se stessa. Tra loro era solo sesso, puro divertimento, senza alcun legame; come aveva fatto a non capire? come aveva fatto a non voler capire? Si sentiva nuda, più nuda di quanto già non fosse con addosso quel ridicolo completino in pizzo, che tra l'altro le era costato un occhio della testa, davanti all'uomo che più aveva amato e che più l'aveva umiliata in tutta la sua vita.
"Oh…Babi, mi dispiace…io" 
"Non chiamarmi così, per piacere…" lo interruppe lei stizzita, si era rivestita completamente, ormai aveva messo su anche il pellicciotto color caffè, l'unica cosa che voleva era andarsene via il più presto possibile " e non sentirti in colpa più di tanto…domani ti presenterò ufficialmente le mie dimissioni…ovviamente verrò al lavoro per tutto il tempo che ti sarà necessario per rimpiazzarmi, ma ti prego, fa in fretta." Carlo rimase in silenzio, non poté far altro che accompagnarla alla porta, era sconvolto e dispiaciuto per quello che era successo; cercò di farle cambiare idea sulla questione del licenziamento, era brava nel suo lavoro, e insieme avevano lavorato sempre bene, ma lei fu irremovibile e sotto sotto, anche lui, sapeva che da quella sera sarebbero venuti a mancare tutti i presupposti per una buona e proficua collaborazione professionale. 

Erano le 19.00 Frida stava leggendo senza molta attenzione la relazione che avrebbe consegnato al suo prof. l'indomani, quando Kira tutta pimpante irruppe nella sua stanza con in mano due margarita. " Dobbiamo festeggiare!" disse entusiasta. Frida credendo che l'inusuale allegria dell'amica fosse dovuta all'esame appena sostenuto, si congratulò con lei. "Grazie" rispose Kira "Ma non festeggiamo il mio esame…" 
"ah no??" chiese frida incuriosita " e cosa??" 
Kira le fece un sorriso a trentadue denti e tutta soddisfatta disse " Barbara si è licenziata! Finalmente quella sgallettata si e tolta dai piedi!" Frida strabbuzzò gli occhi, era curiosissima, voleva assolutamente saperne di più. Kira non si fece pregare più di tanto, non vedeva l'ora di raccontarle le novità che Carlo le aveva confidato poche ore prima. In poche parole le raccontò cosa era successo alla tenuta, da quello che aveva capito Carlo e la Barbie avevano avuto una discussione che gli aveva portati a rivalutare i loro rapporti lavorativi. "Carlo mi ha detto che lei, prova ancora dei sentimenti per lui, ma siccome lui l'ha respinta e gli ha chiarito di essere innamorato di me, lei ha presentato le sue dimissioni, non se la sentiva di continuare a lavorare per lui. ahaha sono troppo felice!" disse abbracciando forte l'amica
" sai questo che significa?" le chiese Frida guardandola saltellare per la stanza come in preda ad una strana estasi.
"certo che lo so…che Carlo prova per me la stessa cosa che io provo per lui…e so anche a cosa stai pensando…ma questa volta, penso sia la volta buona…!" rispose lei sorridendo. Le perplessità di Firda erano dovute al fatto che prima di allora, ogni volta che una sua relazione arrivava ad un punto di svolta come quello, Kira scappava via a gambe levate, ma questa volta l'amica sembrava davvero sicura, Carlo aveva davvero fatto breccia nel suo cuore, era davvero molto contenta per lei! "beh allora, amica non ci resta che brindare…" disse, e entrambe alzarono i loro drink  "ciao ciao Barbie!" 

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