venerdì 20 novembre 2015

Episodio LXXVII "Tra chirurghi non ci si intende..."


Giulio si diede un’ultima controllata allo specchio, passò le dita tra i morbidi ricci per poi aggiustarsi meglio il colletto della camicia giallina, ora era perfetto, o quasi, se non fosse stato per i suoi bicipiti; non avevano mai avuto l’aria di essere  belli forti, pensò tastandoseli, ma no, non si sarebbe mai e poi mai iscritto in palestra, troppo noiosa per i suoi gusti, il suo tempo libero preferiva passarlo facendo cose più interessanti, il suo fisico sarebbe rimasto sempre quello, fine della storia. “Rodolfo Valentino finalmente è pronto!” esclamò Alessandro vedendolo finalmente entrare in salotto, lo stava aspettando da almeno trenta minuti. Giulio gli sorrise soddisfatto “da che pulpito! Credo ci abbia messo più tempo tu ad incerarti i capelli in quel modo…” gli disse ironico, riferendosi alla sua capigliatura estremamente ordinata. “Fai poco lo spiritoso, dottor Bassani! E muoviti, che fino a casa di Frida ci sarà traffico”  “è tutto calcolato, bello mio”, gli rispose ancora Giulio, “il dottor Bassani è un orologio svizzero! Andiamo.” E Giulio fu di parola: alle 21.00 in punto erano sotto casa di Frida, ma la brutta sorpresa gliel’aveva riservata lei, aveva avuto un contrattempo, quindi non era ancora pronta, così li invitò a salire, potevano iniziare a fare un aperitivo in vista della loro serata mondana al “Violet”, un locale sulla costiera amalfitana dove erano stati invitati per il quarantesimo compleanno di un collega di Alessandro e Giulio. Ad aprirli fu Kira, che li invitò gentilmente ad entrare “Scusate per il disordine, sono appena tornata dall’università e avevo una fame da lupi, sapete com’è…”  gli disse voltando le spalle e correndo in cucina a togliere un po’ di casino dalla tavola, era talmente indaffarata che aveva dimenticato di presentarsi all’amico di Giulio; in realtà dai racconti di Frida sapeva perfettamente di chi si trattasse, forse per questo non aveva pensato a fare la sua conoscenza, così con aria un po’ imbarazzata e a dire il vero anche un po’ scocciata, gli andò incontro e gli tese la mano con un gesto nervoso “Ah scusa, io sono Kira, piacere… Giulio accomodatevi, vi porto un crodino…”,  Alessandro le rispose con un gran sorriso dicendole che Frida gli aveva parlato molto di lei. Dopo poco si ritrovarono tutti e tre davanti ad un aperitivo nell’attesa che Frida fosse finalmente pronta, Kira si accese una sigaretta, non era proprio il massimo per lei tenere compagnia a Giulio, che da quando era entrato come al solito non aveva fatto altro che dare sfogo alla sua odiosa parlantina. Anche Alessandro le sembrò a prima vista un tipo sicuro di sé, alto, corpulento, sorriso magnetico, parlantina spedita, il tipico chirurgo plastico «amico di Giulio», Frida le aveva detto che aveva la sua stessa età, ma in realtà quei capelli brizzolati e la leggera pancetta lo facevano apparire più vecchio dell’amico, o forse era semplicemente Giulio a sembrare un ragazzino, doveva ammetterlo. “Allora”, disse Alessandro rivolgendosi a Kira, che era evidentemente sovrappensiero e non aveva detto una parola da quando Giulio aveva iniziato a parlare “So che stai per diventare un medico, Giulio mi ha detto molte cose carine su di te”; la ragazza scoppiò in una risatella isterica, “Ah davvero? Non ridere sotto i baffi, dottor Bassani… sì, comunque, o almeno si spera di diventare un buon medico”   “che ramo?”  “Chirurgia d’urgenza” rispose Kira con orgoglio. Alessandro annuì lentamente “Una scelta coraggiosa da parte di una donna, niente male, bella scelta”. A quel punto Giulio rise reclinando la testa all’indietro, uno stupido atteggiamento che Kira odiava terribilmente, “Ma dai Ale! Non fare il farfallone con lei! Lo sai meglio di me che è una scelta davvero inutile…glielo ripeto in continuazione a questa signorina qui, la chirurgia plastica è il futuro!” Kira sospirò profondamente, Giulio era capace di ripetere sempre le stesse cose e sempre con la stessa intonazione, comunque evitò di rispondergli, ormai era immune alle sciocchezze che diceva, ma fu Alessandro a rispondergli con un gran sorriso che a Kira sembrò molto simile a quello solito di Giulio, i i due avevano più o meno gli stessi atteggiamenti, ma l’amico gli parve meno irritante, forse non amava apparire presuntuoso ed arrogante al primo colpo. “Mamma mia Giulio, sei sempre il solito arrogante! Credo che abbia le sue motivazioni per aver scelto chirurgia d’urgenza, e poi penso veramente che sia una bella scelta. Comunque, per qualsiasi cosa sono a tua completa disposizione…se ti interessa qualche volta puoi passare in clinica da me, potresti venire ad assistere a qualche intervento carino”, aggiunse Alessandro con tono ammaliatore, dal suo sguardo effettivamente Kira pensò che era uno che voleva fare colpo, non c’erano dubbi, ma prima che lei potesse rispondere lui ricominciò “Fossi in te non esiterei troppo, non è da tutti poter assistere agli interventi del miglior chirurgo plastico in circolazione…”   “il secondo, vorrai dire” interruppe Giulio “dimentichi che prima di te c’è il maestro Bassani”   gli disse con orgoglio, “credo di averti superato già da tempo, bello mio” aggiunse l’amico per poi scoppiare a ridere entrambi all’unisono. Kira da parte sua accennò un sorriso, l’unica cosa che voleva era che Frida si sbrigasse, quei due le davano un certo fastidio, le sembravano due tardoni presuntuosi, anche se ovviamente Giulio era assolutamente insuperabile. “Ma perché non ti unisci a noi stasera?” le chiese Alessandro “Sarà divertente, e poi è una location da sogno…”. Kira declinò immediatamente l’invito, senza dare giustificazioni, e così Alessandro tornò alla carica insistendo ancora “Dai, perché? Un paio di drink, un salto al buffet e torniamo…a meno che tu non abbia di meglio da fare, ovviamente, non vorrei sembrare insistente”. Kira notò che Giulio, che se ne stava quasi in disparte con le gambe accavallate,  aveva assunto un sorrisino beffardo e malizioso e la cosa, conoscendolo, le diede enormemente fastidio, ma cercò di essere gentile con Alessandro, che comunque non aveva fatto nulla di male ad insistere “non ho nessun altro impegno, se è questo che volevi sapere…sono solo molto stanca, è stata una giornata un po stressante”. Alessandro fu comprensivo ed ebbe la delicatezza di non insistere ulteriormente, e a quel punto intervenne Giulio, che stranamente era stato in silenzio per poco più di cinque minuti “pensa che oggi ho fatto visite dalle 8 del mattino fino a ora di pranzo, non ho avuto nemmeno il tempo di farmi un panino che già ero in clinica, poi in ospedale, in tutto 9 interventi…imparerai a non sentirti stanca, piccola Kira, imparerai…”  “vabbè Giulio, tu sei un caso apparte!” lo interruppe Alessandro “non conosci la stanchezza…non puoi paragonare noi comuni mortali a te. Un giorno eri in barca in mezzo all’Oceano Indiano e il giorno dopo eri in sala operatoria, io ci ho messo più di una settimana per riprendermi dal mio viaggio a Santo Domingo!”,  “è vero, è vero” continuò Giulio con aria soddisfatta “di Giulio Bassani ce n’è uno solo”   “e meno male!” esclamò Kira d’istinto scoppiando a ridere, poi si scusò, voleva capire Frida a che punto fosse. La trovò in mezzo ad un mare di vestiti “Fri! Muoviti!” le disse cercando di tenere la voce bassa “Metti questo, su! E poi vai di là e porta via di qui quei due!” le disse ancora, porgendole il primo vestitino che le capitò tra le mani. “ehi, ehi, sta calma tigre! E’ un tipo così carino, Alessandro…non ti sta simpatico?” Kira si mise a braccia conserte ed assunse la tipica espressione di chi sta per sbottare “è un tardone farfallone! Quarant’anni passati e si mette i pantaloni coi risvoltini e le scarpette da tennis, ti prego!” Frida ridacchiò “vabbè, dai, ha fascino…ho sempre pensato che potesse essere il tuo tipo…secondo me hai un problema coi chirurghi plastici! Ahhahaha”  Kira sospirò, Alessandro era sicuramente un bell’uomo, ma di bella presenza, ma era un tipo troppo sicuro di sé e lo ostentava parecchio, la infastidiva, e poi effettivamente le aveva dato l’impressione che la squadrasse dalla testa ai piedi e che ci provasse con lei spudoratamente, non le piaceva affatto.
“Carina la dottoressa…” disse Alessandro con tono malizioso “è impegnata?”. Giulio sorrise “Non più…ma non farti illusioni, non è assolutamente il tuo tipo..troppo tosta, ha un caratterino difficile, e poi credo che da quando mi ha conosciuto odia i chirurghi plastici, ahahhahaha…te la sconsiglio vivamente”. Alessandro sospirò, Kira lo aveva colpito molto, era veramente una bella ragazza, ma Giulio lo conosceva da più di vent’anni e ogni volta che gli aveva sconsigliato una ragazza, ci aveva sempre azzeccato, evidentemente era una che non avrebbe facilmente ceduto ad un paio di complimenti. In ogni caso, finalmente Frida era pronta, e Alessandro la accolse con un gran fischio “Sei uno schianto!”  le disse, guadagnandosi un’occhiataccia da Giulio che prima di alzarsi si rivolse a Kira “dottoressa, allora sei sicura di non voler venire? Me ne starò buono, promesso…”. La ragazza lo guardò di sbieco “pensi davvero che io ti dia tutta questa importanza? In ogni caso, sarà per un’altra volta… io ho solo bisogno di un bagno caldo e di un buona serie tv…ci vediamo…divertitevi e non bevete troppo! Portatemela sana e salva, sennò chi mi prepara la parmigiana hahahahahha..ciao cari!”

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