venerdì 6 febbraio 2015

Episodio XIII "Commesse nel pallone..."


Dopo l’ora di pranzo Milly passò a riaccompagnare suo figlio all’asilo ed arrivò in negozio, con i suoi soliti quindici minuti di ritardo. “Tesoro scusa davvero, ma lo sai che tra le mille cose che ho da fare, non rientro mai nei tempi!” disse a Frida, che aveva da poco finito di mangiare due tramezzini e che non vedeva l’ora di finire il turno alle sedici; ma per fortuna quello era un orario morto, pensò tra sè e sè, non entrava quasi nessun cliente e così si sentiva abbastanza rilassata. Milly si sedette dietro la cassa e cominciò a dare un’occhiata a qualche scartoffia, ma Frida era sicura che in realtà fingesse solo di essere impegnata, ed infatti dopo nemmeno dieci minuti la vide estrarre il suo specchietto dalla borsa per cominciare a rifarsi il trucco; ormai conosceva quella donna come le sue tasche, tutto ciò che faceva lo ripeteva quotidianamente come una sorta di rituale. “Ti piace questo vestitino?” le disse alzandosi in piedi e mostrandole ciò che aveva indosso. Frida la squadrò attentamente, era un vestitino beige e blu molto aderente, che poco si sposava con i suoi capelli rosso fuoco richiamati dal rossetto, forse se avesse preso una taglia in più le sarebbe stato meglio, pensò, ma cercò di essere il più delicata possibile perchè Milly era molto suscettibile e soprattutto era vanitosissima. “Beh” le disse allora “Non è proprio il mio genere, ma è carino…”. La donna non sembrò soddisfatta della sua risposta, e ancor meno era convinta della sua espressione “Dai, dici che mi ingrassa? Forse mette troppo in mostra i fianchi…” disse studiandosi al grande specchio del negozio. Frida a quel punto non le diede più molte attenzioni, si recò nel piccolo magazzino sul retro per rimettere a posto sugli scaffali degli scatoloni, aveva completamente dimenticato di averli lasciati in disordine. Come al solito, era lei a dover fare tutti i lavori più stancanti, certo non poteva permettersi di indossare abiti attillati e tacchi vertiginosi per andare a lavoro, ma cosa poteva farci, dopotutto Milly era la proprietaria, e forse  la sua innata frivolezza non le permetteva nemmeno di capire fino in fondo che i suoi comportamenti erano, a volte, un po’ ingiusti. Ma anche lei aveva i suoi pregi, pensò ancora Frida, sicuramente era una tipa sui generis, certo tremendamente egocentrica, ma riusciva a strapparle sempre un sorriso con i suoi modi ocheggianti. Scese dalla scaletta e si asciugò il sudore con il dorso della mano, perfetto, mancava l’ultimo scatolone, il grosso era fatto. Milly, intanto, fatto l’ultimo ritocco di mascara, vide qualcuno sbirciare da fuori attraverso la vetrina, qualcuno che le sembrava di conoscere e che, con sua grande sorpresa, aprì la porta del negozio “Salve!” esclamò. Lei scattò sull’attenti, alle tre del pomeriggio era abbastanza insolito che entrasse qualcuno. Comunque, appena entrato, lo riconobbe subito, era il Dottor Bassani, lei ricambiò cordialmente il saluto e lo squadrò dalla testa ai piedi, era vestito in modo alquanto strano, quasi la superava in fatto di abbigliamento: una giacca fucsia, uno sciarpone arancione, e un paio di pantaloni blu attillati abbinati ad un paio di scarpette da ginnastica bianche…sì, erano proprio scarpe da ginnastica, con tanto di calzino colorato in vista!! Il tutto faceva a pugni con una tipica borsa da medico di pelle nera. “Dottor Bassani, come mai da queste parti? Posso esserle utile in qualcosa?” Giulio si guardò intorno incuriosito, era davvero un negozio carino, non ci era mai entrato prima. Frida improvvisamente si sentì  chiamare “Tesoro” le disse Milly facendo capolino nel magazzino “C’è il dottor Bassani, il chirurgo…credo debba comprare qualcosa, vuoi fare tu?” Frida sentì il sangue gelarsi nelle vene, le disse che sarebbe rientrata subito, andò a sciacquarsi frettolosamente le mani impolverate e cercò, senza grandi risultati, di dare una sistemata alla sua coda di cavallo disordinatissima, poi fece un gran respiro e raggiunse i due. “Frida!” Esclamò Giulio non appena la vide, per poi avvicinarsi e darle due baci sulle guance “Sapevo che di solito a quest’ora ci sei sempre…”. Frida riuscì a salutarlo con un timido ciao e gli chiese gentilmente di cosa avesse bisogno; quando le disse che cercava qualcosa di carino per una donna, sobbalzò: allora era impegnato! Lanciò un’occhiata veloce alla sua mano sinistra, nessuna fede, nessuna moglie, sì, doveva trattarsi di una fidanzata. Col cuore che le batteva a mille cominciò a tirar fuori maglioncini, mgliettine, vestiti, completi di ogni genere, visto che lui non era stato precisissimo su ciò che stava cercando. “Ti trovo bene” le disse lui seguendola come un’ombra mentre sceglieva cosa mostrargli “Mi spiace che l’operazione sia stata fissata così in là nel tempo, ma davvero per i prossimi mesi avevo già l’agenda pienissima, e non trattandosi di un caso urgente…”  “Ma no, non si preoccupi”. Giulio ridacchiò “Ma cosa devo fare per convincerti a darmi del tu? Ogni volta devo ricordartelo..mi fai sentire vecchio, ho solo quarantatrè anni, ti prego…” Frida gli sorrise imbarazzatissima e pose sul bancone la merce, ma dall’espressione Giulio non le sembrò particolarmente entusiasmato. “In realtà” le disse osservando i capi “Mi servirebbe qualcosa di più…come dire…sobrio…meno giovanile insomma. Sai, è per il compleanno di mia madre, non è più proprio una ragazzina!” Milly ridacchiò, mentre Frida rimase impalata per un attimo, sentì di star diventando paonazza dall’imbarazzo, effettivamente da buona commessa avrebbe dovuto chiedergli per chi fosse il regalo. Più impacciata che mai si scusò “Ah, scusa! Allora a questo punto cambia tutto!!” esclamò scoppiando in una risatella isterica. Giulio la guardava divertito, le sembrò buffa mentre goffamente cercava di rimettere a posto il più velocemente possibile il ben di dio che gli aveva mostrato poco prima. Milly percepì immediatamente che Frida era pienamente nel pallone, così le lanciò un piccolo aiuto “Fri, perché non gli mostri quelle nuove stole di seta? Quelle dei nuovi arrivi…mi sembrano perfette per una donna over 50. Cosa ne dice, dottor Bassani?” Giulio si voltò verso di lei col suo sorriso smagliante “Mi sembra perfetto, potrebbe piacerle, sa, è una donna dai gusti molto raffinati”. Frida tirò un sospiro di sollievo, doveva ammettere che Milly l’aveva salvata in calcio d’angolo, era riuscita a rattoppare la sua figuraccia in un secondo e le lanciò uno sguardo di sincera gratitudine, aveva fatto veramente la figura della sbadata, e per di più davanti alla sua titolare! Alla fine Giulio optò per un’elegantissima stola di seta marrone con una deliziosa fantasia ricamata a mano, davvero bellissima, sua madre l’avrebbe adorata, disse. Prima di uscire dal negozio ringraziò Milly per la disponibilità e poi si rivolse a Frida, che lo accompagnò vicino la porta “Allora ci vediamo piccola Frida…” le disse facendole una leggerissima carezza sulla guancia “Beh sì,” rispose lei “Per l’intervento”,  “Vabbè intendevo che ci si vede dalla vetrina…sai, quando passo e ci salutiamo?” “Oh sì, ovviamente, ovviamente” farfugliò lei. Poi Giulio le alzò il mento con due dita rigirandoglielo a destra e sinistra “Il tuo mento è decisamente perfetto, sì, sì…questa fossetta non la toccherei nemmeno per tutto l’oro del mondo, sappilo!” Le disse ancora alludendo alla sua richiesta di aggiustarle il suo mento un po’ irregolare. “Se proprio vorrai farlo, dovrai trovarti un altro chirurgo, mi sa…” aggiunse lui “Ma ti avviso” disse ancora, questa volta bisbigliandole nell’orecchio “Non penso che troverai facilmente qualcuno più bravo di me!” Frida sorrise ridendo tra i denti e lo salutò con lo sguardo basso, lui le toccò con l’indice la punta del naso ed andò via col suo solito sorriso smagliante, e a dir poco ammaliante. Finalmente se n’era andato, pensò lei, che sbuffò sonoramente per far uscire fuori tutta l’aria in tensione che aveva dentro. “Scusa Milly, ho fatto un errore lavorativo imperdonabile” le disse con aria provata, riferendosi al fatto di non aver chiesto al cliente età e taglia della destinataria del regalo. Milly rise di gusto “Ma figurati tesorina, piuttosto, non è da te entrare così in confusione, di solito sei sempre attenta e precisa…ma poi, fammi capire,ti sei fatta rossa come un peperone, sembravi in preda alle palpitazioni…che ti è preso?” Frida cercò di ritrovare la calma e di essere vaga, insomma, non sapeva perché aveva reagito così, sapeva soltanto che quel chirurgo aveva su di lei uno strano ascendente, così le rispose a stento. “Ma non è che ti piace il dottor Bassani?” incalzò Milly con aria inquisitoria e con un sorrisino malizioso “C’è qualcosa, forse tra voi? Ti guarda in un modo….e poi sembrate molto in confidenza…” Frida sgranò gli occhi, infuriata “Ma che dici?? Sei matta??? Io non lo conosco nemmeno, è lui che usa modi confidenziali con me, ma penso lo faccia con tutti…non vedi quant’è strambo??” Milly fece una risatella “In effetti hai ragione, non sembra proprio un tipo normale, pare un mezzo schizzato…dio mio com’era vestito, poi!!”  “E poi” aggiunse Frida con un sorriso soddisfatto “Il mio cuore è di un’altra persona…credo di essere perdutamente innamorata”. Milly sobbalzò dalla sedia “Che novità è questa??!!! Chi è, chi è????” Frida rise, le si illuminarono gli occhi, che parevano quasi aver assunto una forma a cuoricino “Ricordi Daniel, di cui ti parlai ultimamente?” “Sì…il tuo prof…quello dell’inaugurazione!! Avete fatto pace???? E quando avevi intenzione di dirmelo????”  “Te l’avrei detto, te l’avrei detto…” “Devi immediatamente raccontarmi tutto, adesso!!!” le intimò con fermezza. Frida abbassò lo sguardo arrossendo un po’ “Beh, niente…abbiamo avuto occasione di chiarirci, ci eravamo solo fraintesi…e, beh, io sono pazza di lui…è l’uomo più bello, affascinante, intelligente, magnifico…e…e”  “Ok, ok,” la interruppe Milly agitando le mani “Ho capito, ho capito…sei in piena fase di innamoramento… mi sembri davvero coinvolta goditela, piccolina, te lo meriti… ovviamente tienimi aggiornata sulla vostra love story…voglio sapere tutto!” Frida ridacchiò, era davvero incorreggibile, pensò, il gossip era davvero il suo mestiere preferito, chissà se un giorno si sarebbe mai liberata di questa simpatica ficcanaso!

1 commento:

  1. Bell'episodio Frida-centrico!
    Il dottor Bassani nasconde qualcosa -.-

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