venerdì 13 marzo 2015

Episodio XXII "La risposta della discordia"


Quella sera, dopo cena, si erano ritrovati tutti alla tenuta per bere un cocktail offerto da Carlo, che li accolse nel suo salotto; tra un brindisi e l’altro la serata trascorse piacevolmente per tutti. Oltre a loro quattro c’erano altri due cari amici, Lorenzo e Gianni, rispettivamente aiuto cuoco e barman del ristorante, che andarono via per primi verso mezzanotte e mezza, lasciando Frida, Daniel e Kira ancora lì, i quali evidentemente avevano voglia di chiacchierare ancora un po. In realtà era stata Frida ad insistere per restare, Kira e Daniel avrebbero preferito andare a dormire dato che il giorno dopo tutti loro si sarebbero dovuti svegliare presto, ma questo piccolo appunto non sembrava preoccupare più di tanto la ragazza, che alla fine li convinse a bere un altro margarita, sta volta avrebbe provato lei a prepararlo con l’aiuto di Kira e fu una grande vittoria, perché i drink erano venuti squisiti. Kira era accanto a Carlo sul divano, Daniel sulla grande poltrona con le solite gambe accavallate e Frida, che invece era appoggiata alla finestra a sfumacchiare, per tutto il tempo non fece altro che ironizzare sul fatto che i genitori di Kira avessero scoperto l’esistenza del suo segretissimo fidanzato. Anche Kira ci scherzava su, ma per farglielo conoscere era ancora presto, disse, non aveva mai amato portare in famiglia la sua vita privata, era molto riservata al riguardo e Carlo non sembrò contrario, Kira era libera di gestire i suoi rapporti con la famiglia come meglio credeva, a lui non interessava assolutamente pressarla in qualche modo. Risero a lungo a crepapelle per i racconti di Kira sulla sua mitica nonna Elsa, era davvero una nonna sprint come amava definirla Frida, molto moderna e con un gran pepe! Poi ad un certo punto, come di consueto, Carlo e Daniel finirono per parlare di questioni di lavoro. “Per il 3 giugno dobbiamo organizzare una bella cena con i miei colleghi per la fine dell’anno scolastico” disse Daniel “comincia a pensare ad un bel menu a modo tuo, caro mio chef, ovviamente nulla di troppo pesante, comincia a far caldo…” Carlo assunse un’aria soddisfatta, adorava avere carta bianca sulla scelta del menu da proporre, i clienti che gli imponevano certe portate pacchiane e senza alcun filo logico culinario gli facevano saltare i nervi, ma si sa, il cliente ha sempre ragione, gli ripeteva sempre Daniel. “A proposito Fri” disse ancora lui “ovviamente ci sarai anche tu con me. Sai, noi docenti alle nostre cene usiamo portare fidanzate, fidanzati, mariti…”. Frida non reagì col suo solito entusiasmo, come tutti si sarebbero aspettati, anzi, sembrò molto turbata da quell’invito fattole con tanta nonchalance, e dopo aver assunto un aspetto piuttosto cupo, rispose con tono stizzito “non ci penso proprio! Per quanto mi riguarda, puoi andarci da solo!” La risposta arrogante e aggressiva di Frida gelò tutti,  fu tagliente e veloce come un colpo inaspettato e fu subito chiaro a Daniel che la ragazza non stesse affatto scherzando. Kira e Carlo incrociarono gli sguardi allibiti, di rado l’amica aveva atteggiamenti così altezzosi e sgradevoli, non capiva cosa le fosse preso, pensò Kira, certo anche lei avrebbe preferito morire di fame piuttosto che stare al tavolo con i suoi ex prof –molti dei quali odiosissimi-, ma pensava comunque che quella rispostaccia proprio non era giutificabile, forse c’era dell’altro. Da quel momento calò quasi un totale silenzio, Daniel sembrava turbato, era ovvio che si sentisse offeso e il suo nervosismo lo lasciava trasparire dai suoi occhi, che, anche quando rimaneva zitto, riuscivano sempre a trasmettere ogni suo pensiero, erano un po’ la sua condanna alla sincerità, come diceva sempre sua madre Ester. Lui e Frida rimasero zitti per quasi tutto il tempo, lo sguardo severo di lui cercava di richiamare la sua attenzione, riuscendoci solo a malapena, mentre Kira e Carlo cercarono di movimentare il fine serata, ma con scarsi risultati, perché era chiaro che il clima era diventato abbastanza teso. Così dopo un po Frida e Daniel decisero di andar via, Kira aveva invece già in programma di dormire alla tenuta, così si salutarono e senza dire una parola, i due salirono sulla Punto e in un batter d’occhi furono a casa di lei, la freddezza tra di loro non si era lenita nemmeno per un attimo e non appena varacata la porta Daniel scoppiò come una bomba ad orologeria “ti sembra normale aver risposto in quel modo, prima?” Frida sbuffò mentre riponeva la borsa sul mobiletto d’ingresso “sant’Iddio, hai voglia di litigare a quest’ora?” disse avviandosi in soggiorno e scaraventandosi sul divanetto. Daniel ci aveva provato ad evitare un tono eccessivamente polemico, ma era un tipo impulsivo e davanti a quella risposta proprio non ci vide più ed assunse un tono molto più duro “ah! Io avrei voglia di litigare? Ti rendi conto di come mi hai trattato, davanti ad altri, per giunta? Che cazzo! Se non vuoi venire a quella fottuta cena, bastava dirlo in maniera garbata e magari dando una spiegazione, non c’era bisogno di fare quella piazzata assolutamente fuori luogo, fuori tempo, fuori ogni logica!”  “calmati, stai esgerando!” incalzò allora Frida stizzita, non aveva mai visto Daniel aggredirla così, sembrava veramente fuori di sé, nonostante lei si rendesse comunque conto di aver sbagliato nei suoi confronti. “Sto esagerando?” urlò lui, che era ancora in piedi davanti a lei “tu hai esagerato, hai passato il limite! Io esigo rispetto, soprattutto da te! Ti sei comportata in modo a dir poco infantile! Se avessi voluto scendere al tuo livello ti avrei fatto questa predica davanti a Carlo e Kira, alla tua maniera insomma! Non capisco come fai a sembrare una donna matura ed intelligente e un attimo dopo trasformarti in una mocciosa!!”  “Calmati con le parole, adesso è davvero troppo!”    “basta lo dico io, Frida! Non sei in posizione di poter controbattere in questo momento! Abbi almeno la decenza di rimanere in silenzio, a meno che tu non voglia chiedermi scusa e darmi una spiegazione logica e una motivazione valida! Ma non penso ci sia né una motivazione né una spiegazione! Sinceramente a volte penso che questi dieci anni di differenza mi pesano, soprattutto quando mi pare di avere a che fare con una bambina!” Frida a quel punto rimase impietrita, sapeva di aver sbagliato, aveva agito d’istinto ed era stata arrogante e sgradevole senza alcun motivo, forse se n’era resa conto un secondo dopo aver risposto, come le capitava ogni volta che non riusciva a dosare le sue reazioni. Ma secondo lei Daniel si stava scaldando troppo, era davvero infuriato e quelle parole la stavano ferendo parecchio “sei ingiusto a parlarmi così”  “la prossima volta pensaci dieci volte prima di mancarmi di rispetto!” le rispose puntandole il dito, per poi voltarle le spalle ed avviarsi verso la porta, se ne stava andando, pensò Frida, non poteva crederci. “Dove vai?” gli urlò “me ne torno a casa, non abbiamo più niente da dirci!” e detto questo sbattè la porta. Per un attimo Frida pensò di corrergli dietro per provare a parlarci con calma e per porgergli le sue scuse provando a spiegargli il suo comportamento, ma poi cambiò idea, era meglio lasciar sbollire la sua rabbia e cercare di risolvere quella situazione l’indomani. Come al solito ogni volta che non contava fino a dieci prima di agire, combinava sempre dei gran casini, ma certo, pensò, anche Daniel aveva il suo caratterino, era estremamente impulsivo ed era capace di passare dalla più totale tranquillità e diplomazia a perdere le staffe per qualcosa di apparentemente insignificante. Era la prima volta che Frida toccava con mano questo lato del suo carattere, che anche quando era il suo professore di rado usciva fuori, ma quando accadeva era davvero la fine, diventava un’altra persona e non voleva sentire ragioni: impulsivo e testardo, questi erano, forse, i suoi più grandi difetti.

L’indomani mattina Frida si svegliò prestissimo, dopo essersi preparata una tisana rilassante e aver mangiato una barretta ai cereali si vestì di fretta e con la sua bici andò al negozio, come al solito doveva aprire lei i battenti. Per tutta la mattinata non fece altro che messaggiare con Kira, le aveva raccontato tramite what’s up di tutto l’accaduto della sera prima e le aveva chiesto consiglio. Kira come al solito era stata schietta e sincera, secondo lei Frida non si era comportata proprio bene, la sua risposta era stata veramente fuori luogo ed aveva messo in imbarazzo anche lei e Carlo. In quanto a Daniel, invece, era d’accordo sul fatto che la sua reazione fosse stata un po’ sproporzionata, ma lo conoscevano, e sapevano bene quanto fosse orgoglioso e impulsivo, la sua impulsività, secondo Kira, era dovuta alla sua eccessiva sensibilità, e sarebbe stato sempre così, e Frida doveva metterlo in conto, le disse. Ad ogni modo, le consigliò di andare da lui e parlargli, magari spiegandogli le ragioni della sua rispostaccia, se ragioni ce n’erano,  lui avrebbe sicuramente capito e la questione si sarebbe chiusa. I consigli di Kira illuminarono Frida, che decise così di andare da Daniel appena fosse arrivata Milly, così alle 14.00 scappò di fretta dal negozio senza nemmeno mangiare i tramezzini che la donna aveva portato per lei, doveva sbrigarsi, la bici non era un mezzo particolarmente veloce e non voleva rischiare che Daniel, tornato a casa da scuola, poi magari uscisse di nuovo, aveva pensato a lui tutto il giorno, lottando con l’istinto di chiamarlo e  voleva assolutamente parlargli e chiedergli scusa. Correva veloce sulla sua mountain bike facendo slalom tra le auto e anche se le ballerine che aveva al piede le stavano rendendo l’impresa più difficile del previsto, non si arrese, doveva fare in fretta ed infatti in meno di mezz’ora arrivò sotto casa di lui. Si sentiva stremata e sull’orlo di una crisi di crampi ai polpacci,  e quando le rispose al citofono su felice di scoprire che era ancora in casa. Salì di corsa le scale e arrivata al pianerottolo fu sorpresa di trovare la porta d’ingresso aperta, Daniel non era accorso lì per accoglierla come al solito, e quando fece capolino in casa lo vide seduto sul divanetto con le gambe finemente accavallate intento a leggere un quotidiano “ehi” gli disse per attirare la sua attenzione su di lei “per fortuna ti ho trovato, temevo non ci fossi”. Daniel alzò lo sguardo indifferente da sopra i grandi fogli, i suoi occhi erano di ghiaccio e non solo nel senso cromatico del termine, “infatti per le sedici devo uscire…che c’è?”. Frida sospirò e si sedette accanto a lui, che non sembrava aver gradito la sua visita inaspettata, sicuramente era ancora arrabbiato dalla sera prima, ma lei decise di armarsi di calma e razionalità, così cominciò a parlargli, anche se l’attenzione di Daniel era ancora fissa sul giornale. “Sono venuta a chiederti scusa per il mio comportamento di ieri…e le mie scuse sono sincere, ho sbagliato a risponderti in quel modo davanti ad altri, e ti assicuro che me ne sono pentita un secondo dopo averlo fatto…”. Frida attese una sua risposta, che però non arrivò, i suoi occhi erano sempre fissi sulle pagine, ma aveva assunto un’aria piuttosto pensierosa, comunque davanti al suo silenzio lei incalzò, ma sempre con tono pacato “allora? Ho pensato tutta la mattina, e sì, avevi ragione ieri ed hai ragione ad avercela con me, però penso che anche tu abbia un po’ esagerato, hai avuto una reazione eccessiva”. A quel punto finalmente Daniel le rivolse uno sguardo e dopo qualche attimo le rispose con tono tranquillo ma quasi disinteressato “può darsi che io abbia esagerato…ma sono così. Sai, avrei solo voluto che mi avessi detto che non saresti venuta alla cena e che mi avessi dato una motivazione…sarebbe finita lì. Invece la tua risposta è stata isterica e inopportuna senza alcuna ragione, ci fosse stata una ragione, anche solo apparente, non l’avrei presa così male”. “Lo so” continuò Frida con lo sguardo basso “lo so che sei così, so che ti aspetti sempre un comportamento razionale ed intelligente, ma anche io, come te d’altronde, mi faccio prendere dall’impulsività certe volte. E’ che a quella cena non voglio venirci perché mi sentirei in imbarazzo a stare seduta in mezzo a molti dei miei ex docenti…è una cosa mia, non so spiegarla…non voglio venire a fare la parte della ex studentessa col suo ex prof, l’idea mi irrita…ma mi sembra anche una cosa piuttosto stupida, vista dal di fuori, ed è per questo che non te l’ho detto subito ed ho reagito così…” Daniel la guardò di nuovo, in realtà anche lui aveva pensato per tutta la mattina alla loro lite, cercando di comprendere le ragioni di Frida, e doveva ammettere che aveva capito che sotto c’era una cosa del genere. “Lo immaginavo”, le disse “e va bene. Lo capisco. Vedi quanto si guadagna ad essere chiari e trasparenti? Non volevo certo obbligarti a venire a quella cena, ma allo stesso tempo non immaginavo che avrebbe potuto crearti imbarazzo…me l’avessi detto subito ti avrei capita e l’avremmo finita lì. Senti, Fri, per andare d’accordo con me devi capire una sola cosa: con me bisogna essere schietti, chiari, concisi, bisogna arrivare al punto. Non sopporto le mezze parole, le mezze verità, non sopporto di dover leggere tra le righe e soprattutto non sopporto la confusione, tutte queste cose mi fanno letteralmente saltare i nervi, e ti assicuro che non sono una persona piacevole quando succede, dovresti saperlo, sai come posso essere sgradevole quando mi innervosisco, e quando si tratta di discorsi confusionari e soprattutto di cose non dette, riesco ad incazzarmi anche per una cavolata”.  Frida aveva ancora gli occhi bassi, non riusciva a reggere lo sguardo severo di Daniel, non lo sopportava “sì, lo so…ho capito…” riuscì solo a sussurrare “ma sai, io a volte sono un po’ confusionaria, ma cercherò di essere più chiara possibile con te…ok?”  “va bene…pace?” disse ancora lui sorridendole dolcemente riuscendo così a riattirare gli occhi di lei, che gli sorrise a sua volta, “pace”, rispose allora Frida, che in quell’istante capì quanto fosse, a suo modo, complicato Daniel. Lui sapeva sapeva di essere un uomo integro, tutto d’un pezzo, dagli altri si aspettava sempre e solo serietà, lealtà, schiettezza, e riusciva ad essere molto severo non solo in un’aula con i suoi studenti, ma anche nella vita. Tuttavia, era pure una persona estremamente sensibile, sapeva guardare al di là, infondo al cuore degli altri e, anche se talvolta era forse troppo orgoglioso, sapeva perdonare, poteva metterci tempo, molto tempo nei casi più gravi, ma solitamente ci riusciva.

1 commento:

  1. Per un momento ho pensato che Daniel volesse lasciare Frida 😱😱

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