domenica 22 marzo 2015

Episodio XXIV "E la chiamano Estate - Parte II"


“Allora che si fa?” esclamò Frida con entusiasmo, spuntando improvvisamente alle spalle di Kira, che sobbalzò. Fino a qualche secondo prima, infatti, era rilassata sul terrazzino del suo bungalow e sorseggiare un succo di frutta, immersa nei suoi pensieri, e l’arrivo di Frida l’aveva fatta davvero tremare per un istante, rovinando il suo sogno ad occhi aperti, d’altronde quando c’era l’amica in giro, era quasi impossibile rimanersene in santa pace, pensò. “Fri, mi hai messo paura! Quanto sei sciocca! Che vuoi fare? Dai, restiamo qui a goderci il panorama finchè i ragazzi non saranno tornati…” le disse allora, e Frida a quel punto le si piazzò davanti con un gran broncio, come se avesse detto chissà quale eresia  “ma stai scherzando spero?”  disse, facendola scoppiare a ridere “ma dai, l’immersione guidata durerà solo un’ora, aspettiamoli qui…” incalzò Kira. Imbronciata, Frida assunse la tipica posizione di quando voleva a tutti i costi convincerla di qualcosa “allora” cominciò “in realtà io li ho accompagnati per monitorare la situazione”   “monitorare cosa, scusa?” le chiese Kira scettica, “per vedere se c’era bisogno della nostra presenza, ovvio!”. Kira non ci stava capendo molto, non riusciva a capire l’amica dove volesse arrivare “e perché ci sarebbe dovuto essere bisogno di noi, scusa?”. Frida sbuffò spazientita “oddio Kira, stai dormendo! Driin driiin, ci sei?? Ovviamente sono andata a controllare se ci fossero istruttrici donne o ragazze carine che avrebbero potuto infastidirli…siccome il test è risultato negativo, ci possiamo rilassare, ma fuori di qui, ti prego!” Kira scoppiò di nuovo a ridere, piegata quasi in due “Fri, ma ti rendi conto?Infastidirli….hahahaha…di’che sei gelosa piuttosto!!!”    “gelosa io?? Sei tu quella che va a controllare Barbie alla tenuta ogni poco!”   “tu me l’hai consigliato, infatti!”, si difese prontamente Kira. “Vabbè, comunque il punto non è questo” continuò Frida “il punto è che dobbiamo uscire…andiamo al bar in spiaggia, prendiamoci da bere…li aspetteremo lì, c’è un gran casino, tra pochi minuti sono le 18.00, cominciano l’happy hour! Prendi la borsa e andiamo!” le disse prendendola per una mano e facendola balzare in piedi, ormai Kira non aveva più armi a sua disposizione, avrebbe dovuto seguirla, ma non lo avrebbe fatto a malincuore, dopotutto era una bella idea! Dieci minuti più tardi erano rilassate ad un tavolino, sotto un grande obrellone di paglia, a godersi l’happy hour al bar in spiaggia, c’erano davvero tantissime persone, un buffet ricco di frutta esotica, sangria, cocktails di ogni genere, sarebbe stato un peccato perderselo! Insieme si stavano godendo il sole del tardo pomeriggio, guardando la gente ballare sulla spiaggia a ritmo di musica e ogni tanto buttavano qualche commento qua e là su tutto ciò che vedevano. “Prendiamoci qualcosa da bere” disse Kira sbirciando sul bancone allestito per l’occasione “sì” rispose Frida “in realtà avrei anche un certo languorino” aggiunse ancora “ma prenderò qualcosa di analcolico, non vorrei rischiare di ubriacarmi, sono quasi a stomaco vuoto!” Frida aveva ragione, pensò l’amica, avrebbero preso anche lei un bel cocktail alla frutta per tenersi leggera. Arrivate davanti al banchetto, furono colpite dalle magnifiche composizioni di frutta, “buonissimo questo melone bianco” cinguettò felice Frida, gustandolo soddisfatta dal suo ricco piatto “ha un non so chè di dolciastro, dovresti assaggiarlo! Dopo mi riempio un altro piattino!”   “no" rispose Kira, "non mi va molto la frutta…ho mangiato uno yogurt prima di uscire e mi sento abbastanza sazia…su, torniamo a sederci” disse, dopo essersi fatte riempire il bicchiere di pinacolada analcolica. Mentre parlavano e ridevano del più e del meno, l’attenzione di Kira sembrò catturata da qualcosa “che stai guardando?” le chiese Frida “guarda quei due” le rispose lei indicando due ragazzi accanto al bancone con due birre in mano “sono proprio carini…scommetto che sono spagnoli! Si vede proprio!”  Frida non dovette sforzarsi per guardare in lontanaza, grazie ai  suoi occhiali da sole appositamente graduati “sì…carini…a me piace il tatutato!” disse alludendo ad un dei due pieno di tattoo sulle braccia “no, no!” esclamò Kira storcendo il naso “l’altro è decisamente più carino!”  “Penso che andrò a conoscerli!” disse all’improvviso Frida scendendo dallo sgabellino  in modo piuttosto goffo, rischiando di ruzzolare a terra “Fri! Fermati!"  l’ammonì Kira strabuzzando gli occhi “E stai attenta! Fri, ma ti reggi in piedi, o no?” le disse allora, preoccupata per i modi goffi dell’amica “sisi, è tutto ok, voglio solo divertirmi un po’! Tanto poi arriveranno i ragazzi e chi s’è visto s’è visto!”    “Frida!” l’ammonì di nuovo Kira in tono severo, dopo aver assaggiato un pezzettino di melone dal suo piatto “ti sei mangiata due piattoni di sto coso???? Non ti sei accorta che c’è della vodka in questo melone???”, ma ormai era troppo tardi, Frida già si era avviata verso il bacone, a Kira non restava che godersi lo spettacolo dal suo tavolino, sperando che l’amica non fosse davvero così a terra. La osservò parlottare con quei due tipi, cercando di capire cosa stessero dicendo. I ragazzi sembravano sorridenti e lei, con i suoi modi esplosivi, sembrava aver fatto colpo su di loro...forse era meglio intervenire, pensò, non voleva rischiare che magari quel melone le avesse fatto troppo male, così si decise, spinta anche un po dalla curiosità, e la raggiunse. “Aquì! Mia amiga Kira!...” esclamò Frida appena la vide, “mi perro se llama KIRA!”  disse sorridendo uno dei due ragazzi, quello tatutato, facendo scoppiare a ridere Frida “ma cos’è un perro?” sussurrò Kira all’amica “il suo cane, si chiama Kira hahahahahaha” tradusse Frida.  “Non è una cosa carina da dire ad una ragazza, questo è proprio cretino…capiscono l’italiano?”   “no, non credo lo capiscano molto…forse solo un po” . Kira la guardò con aria sconsolata “e scusa, come stai comunicando con loro?”   “vabbè improvviso un po di spagnolo! Ma torniamo alle presentazioni!” disse Frida indicando uno dei due ragazzi, il più bassino “Lui è Carlos! Vedi? Ne lasci uno e ne trovi un altro!hahahahah” A questa battuta pietosa Kira sospirò sonoramente, e fu certa che Frida non fosse particolarmente lucida, ma comunque le resse il gioco, dopotutto si stavano solo divertendo. I due ragazzi, Carlos e Esteban, erano molto simpatici e riuscirono a farsi capire. Venivano da Madrid ed erano due neo laureati in ingegneria, 24 anni appena compiuti, fisici scolpiti e tratti mediterranei, effettivamente erano estremamente carini. Dopo aver fatto alle ragazze tantissime domande, bevvero insieme un paio di chupitos, finchè l’idillio fu interrotto dall’arrivo di Daniel e Carlo, che si presentarono a loro, anche se con aria non particolarmente entusiasta. Prima di andar via e salutarli, Esteban invitò tutti e quattro ad una festa organizzata da lui per quella sera in un locale lì vicino, Frida e Kira accettarono subito eccitate, avrebbero solo dovuto convincere Daniel e Carlo ad andare. “Si può sapere che stavate facendo?” disse Daniel stizzito “non possiamo allontanarci un attimo che subito ci rimpiazzate?”  “macchè!” esclamò Frida “sti due si sono avvicinati per fare conquiste, ma è ovvio che abbiamo fatto solo amicizia!” Anche Carlo non era particolarmente contento di averle trovate con quei due adoni “comunque erano due bambocci…ce li hanno almeno 20 anni?” disse allora lui guardando Kira di sbieco, facendo scoppiare a ridere la ragazza “sono nostri coetanei…non è che ti sei offeso perché sono due giovincelli rispetto a voi?”  Carlo non rispose alla sua battuta, anche se effettivamente era stato un po’ umiliante vederle ocheggiare con quei due. All’improvviso la loro attenzione si spostò su Daniel e Frida che stavano discutendo animatamente, “che succede?” chiese allora Carlo incuriosito “credo che Frida abbia bevuto, ma lei dice di non aver toccato niente di alolico, Kira si può sapere??”  Kira scoppiò a ridere e raccontò la storia del melone, lasciando Daniel e Carlo molto divertiti, l’avrebbero presa in giro per tutta la vita, dissero. Alla fine quella sera le ragazze ebbero la meglio, andarono alla festa a cui erano stati invitati. Il locale era molto grande e dispersivo, c’erano tantissime persone, l’aria era piuttosto folkroristica, tutto aveva un’aria spagnoleggiante. Si erano accomodati ad un tavolino e avevano degustato moltissimi piatti della tradizione presenti nel buffet, che stranamente anche a Carlo piacquero molto, era tutto cucinato abbastanza bene. Dopo metà serata erano tutti abbastanza alticci, ma soprattutto Carlo e Daniel, che sembravano aver perso ogni inibizione, i fumi della sangria stavano facendo il loro effetto. Così i due Si fiondarono nella folla a ballare, riscuotendo molto successo tra le tante ragazze, ma Kira e Frida non erano particolarmente preoccupate, anche loro si stavano scatenando, dopo la cena e la sangria stavano facendo fuori ogni sorta di bibita al free bar, e non c’era spazio per la gelosia, ma solo per il divertimento. Ad un certo punto Daniel e Carlo si fermarono, decisero di sorseggiare con calma i loro Jack Daniel’s seduti al tavolo, “amico mio, questi ce li meritiamo, dobbiamo riposarci un attimo” disse Carlo all’amico porgendogli un sigaro cubano, ne aveva portati un bel po’ per goderseli durante la vacanza, e anche se non aveva mai fumato, un sigaro ogni tanto se lo concedeva, rigorosamente con del buon whiskey.  Così si lasciarono cadere sul divanetto, avevano sudato un bel po’, anche se il locale era all’aperto, quella sera faceva caldissimo e la brezza marina non era servita a molto. “Allora?” disse Carlo “hai visto che Mallorca non è poi tanto male?” Daniel sorrise sbottonandosi due bottoncini della camicia “e chi ha detto che era male? Mi rimangio tutto quello che ho detto prima di partire!” disse ancora, alludendo al fatto che all’inizio non era particolarmente entusiasta della meta decisa dagli altri tre, avrebbe preferito andare in un posto meno caotico, ma effettivamente aveva cambiato idea, non aveva trovato gruppi di adolescenti impazziti come si sarebbe aspettato, c’erano ragazzi e ragazze di ogni età e stavano riuscendo a tenere il giusto equilibrio tra divertimento e relax. Mentre si godevano placidamente la folla in pista da lontano, all’improvviso Daniel sobbalzò “guarda quelle due!” esclamò indicando Frida e Kira, Carlo le cercò con lo sguardo e le vide ballare con i due spagnoli “ehi, rilassati Daniel! Stanno solo ballando!”  “no, no!” esclamò Daniel drizzandosi ancora un po’ per guardarle meglio “si stanno avvinghiando a quei due, guarda!”    “tu dici?” rispose Caro cercando di scrutare meglio i loro movimenti “non so, a me sembra un ballo innocente…forse la Sangria ha alterato le tue percezioni…!”  e detto questo si voltò verso Daniel notando che,  improvvisamente, non stava più guardando Kira e Frida, ma la sua attenzione era rivolta ad altro. “Guarda questa”, disse allora Daniel, completamente assorto dalla visione di una cubista mezza nuda che stava ballando sul cubo accanto al loro tavolino. Entrambi rimasero a guardarla imbambolati, era una ragazza molto bella e soprattutto provocante, e si muoveva veramente bene sulle note della House Music, ormai Carlo e Daniel sembravano aver dimenticato le ragazze e gli spagnoli, erano catturati dagli sguardi ammiccanti di quella ballerina, che smbrava guardare proprio loro. “Le ho perse!” esclamò Carlo all’improvviso “cosa?” chiese Daniel ancora preso dalla cubista “le ragazze! Le ho perse di vista!” Entrambi saltarono in piedi guardandosi intorno sconvolti, cercarono di analizzare ogni singola persona in pista, si voltavano a destra e sinistra come due ossessi, dov’erano finite? Daniel era evidentemente preso dal panico, mentre Carlo cercava di essere più razionale “aspetta, non facciamoci prendere dal panico, calmiamoci…pensiamo, potrebbero essere in bagno!” disse.  “Non ci sono nemmeno gli spagnoli! Oddio dove le hanno portate??!!” esclamò Daniel passandosi continuamente le mani tra i capelli, tipico gesto che ripeteva quando era molto nervoso, e detto questo si precipitò come un leone, ancora col sigaro in bocca, tra la gente che ballava, guardando uno per uno in faccia e facendosi largo con le braccia. Carlo cercò di stargli dietro, doveva provare a calmarlo, si stava agitando troppo per i suoi gusti, così arrivati al limite della pista, dove c’era il bancone del bar, lo prese per un braccio “Daniel, calmati! Sembri una scimmia impazzita! Proviamo a pensare…”   “io non riesco a pensare, ho la mente annebbiata” rispose l’amico prendendosi la testa tra le mani “non riesco a pensare neanche io” disse Carlo “ma ci proverò, anche perché stai facendo agitare anche me! Andiamo a vedere in bagno, dai”     “magari le hanno trascinate in bagno, dici???! Oddio, questa vacanza sta diventando un incubo, saremo tutti su Barbara D’Urso da settembre!!!!”  “Daniel!” esclamò ancora Carlo spazientito “non le hanno portate in bagno, forse ci sono andate loro…da sole intendo!!! E butta via quel sigaro! Sembri un narcotrafficante!” Carlo era chiaramente un po’ più lucido, così arrivarono ai bagni e, indecisi su chi dovesse andare a controllare nella toilette femminile, fecero un buffo tocco, e alla fine fu Carlo ad avere la peggio! Fu costretto ad entrarci, chiamò a gran voce Kira e Frida, che però non c’erano, e fu letteralmente buttato fuori  a calci da un gruppetto di ragazze americane urlanti che lo minacciarono di chiamare la sicurezza. Niente da fare, in bagno non c’erano, nemmeno in quello maschile. Continuarono per una buona mezz’ora a percorrere avanti e indietro il locale come due animali in gabbia, finchè Carlo non le vide, finalmente. Erano sole, appoggiate al muro in  un angolo a fumare e pareva che si stessero divertendo molto, ridacchiavano e parlavano ad alta voce, in un lampo si avvicinarono a loro “vi avevamo perse di vista, ma dove cazzo eravate??” urlò Carlo inferocito, mentre Daniel tirò un sonorissimo sospiro di sollievo, ma Kira e Frida continuavano a ridere, letteralmente piegate in due “eravamo stanche di ballare, siamo qui da un pezzo a riposarci! Cioè a due passi dal nostro tavolo!!!!” disse Kira ridendo “vi stiamo osservando da più di mezz’ora mentre ci cercavate come pazzi, e noi eravamo sotto il vostro naso! Ahahhaa oddio muoio!” aggiunse Frida. “Voi siete due stupide!” ringhiò Daniel, “no!” rispose prontamente Kira “siete voi che vi siete diciamo…distratti…”    “piaciuto il balletto di miss copri capezzoli, sul cubo?” disse Frida con tono acido, facendo rimanere Daniel e Carlo come due pere cotte, avevano fatto proprio la figura degli idioti, dovevano ammetterlo. Il breve tragitto fino ai bungalows fu arduo ma divertente, Kira e Frida continuarono a prenderli in giro, mentre Carlo dovette fare uno sforzo enorme per sorreggere Daniel che non riusciva a tenersi in piedi. Alle prime luci dell’alba si ritrovarono tutti e quattro addormentati sul patio delle casette, a godersi la frescura notturna, tra il canto delle cicale, sotto un magnifico cielo stellato.

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