martedì 20 ottobre 2015

Episodio LXX "A volte ritornano..."


Per Frida e Kira quel lunedì era stato come al solito faticosissimo; nonostante la sera prima Kira fosse tornata tardissimo dal lavoro al bar, la sua sveglia quella mattina era suonata presto per cominciare la sua giornata di studio in vista degli imminenti esami. Frida, invece, era reduce da una lunga giornata in negozio a riordinare i nuovi arrivi e, sebbene anche lei avesse dello studio arretrato, quella sera proprio non riuscì ad aprire un libro per la stanchezza che si faceva sentire. Così, dopo una cena a base di insalata di pollo, se ne stavano distese sul divano, un fresco venticello entrava dal terrazzino a lenire l’ultimo caldo settembrino, Kira guardava attentamente l'ultima puntata della stagione di Grey's anatomy e Frida sonnecchiava. Dopo l'ennesimo sbadiglio, la pubblicità di uno yogurt che mostrava un uomo in meditazione, fece ricordare a Frida il regalo che Clara aveva fatto all'amica qualche mese prima per il compleanno, così le chiese incuriosita "Allora, come stanno andando le tue lezioni di yoga con la tua nuova amica?" Kira sorvolò sul suo tono un po' sarcastico e le rispose "le prime due lezioni sono andate, ma penso non faccia per me…la posizione del loto non è proprio la mia preferita…"  "Ah beh certo, troppo semplice, preferisci posizioni più complicate, di quelle che si fanno in due" disse Frida ridacchiando, "Può essere" rispose Kira, ridendo a sua volta. L'ultimo ballo di Meredith e Cristina assorbiva tutta l'attenzione di Kira che piangeva come una fontana, e mentre Frida non faceva altro che prenderla in giro, completamente disinteressata al telefilm, sentirono suonare alla porta e, d'impulso, si voltarono entrambe verso l'orologio: le 23.30, chi poteva essere a quell'ora? Frida si decise ad andare alla porta, pensando che potesse essere Giulio, considerati i suoi colpi di testa ma, quando aprì la sorpresa fu davvero inaspettata. Era Saverio Terzelli, ex compagno di Liceo, che entrambe non vedevano né sentivano da almeno tre anni. Frida inizialmente stentò a riconoscerlo, le sembrava cambiato dall'ultima volta, era più trasandato del solito. Un cappello nero alla Micheal Jackson, la barba incolta, i capelli lunghi raccolti in un codino, un enorme zaino e una chitarra in spalla. "Ciao Fri, non mi riconosci? Finalmente vi ho trovate! Non mi fai entrare, ho portato le birre!" le disse tirando fuori da una busta un paio  di Tennent's. Frida lo fece entrare dicendogli "che ci fai qui a quest'ora? E' successo qualcosa? quanti anni sono che non ci vediamo!"  "Ma non eri a Londra tu?" intervenne Kira appena lo vide entrare. Saverio sospirò profondamente e , dopo aver abbandonato chitarra e zaino nel piccolo ingresso, si lasciò cadere sul divano "Ho bisogno di un posto dove dormire, non sapete cosa mi è accaduto…vi spiegherò tutto dall'inizio". Due anni prima, dopo aver abbandonato l'Università, Saverio era partito alla volta di Londra con in tasca i pochi risparmi accumulati con piccoli lavoretti, alla ricerca di un po' di fortuna e magari di un lavoro redditizio. Il mondo Accademico gli era sempre andato stretto, lui era un musicista, si sentiva un vero artista, passava le sue giornate a comporre testi e melodie sperando che un giorno qualcuno si accorgesse del suo talento. A Londra avrebbe avuto più speranze, pensava, ma inizialmente riuscì a cavarsela solo facendo il cameriere in una pizzeria italiana. Ma la vera sciagura non era stata quella, la sua vera sciagura fu incontrare Oriana. Era una diciannovenne torinese, poco cervello ma un bel corpo, che sfruttava in un night di Londra dove faceva la cubista. Saverio la vide per la prima volta la sera del suo compleanno, quando i suoi amici lo portarono a sballarsi proprio nel locale dove lei lavorava, e per lui fu amore a prima vista. La vedeva volteggiare sul palo della lap dance, fare acrobazie ai suoi occhi magnifiche e tutto ciò che desiderò in quel preciso istante era conoscerla e ci riuscì. Oriana si rivelò subito una ragazza divertente ed estrosa, sembrava appartenere ad un mondo completamente diverso da quello di Saverio, che era un tipo serioso e riflessivo, sempre immerso nella profondità dei versi che scriveva. Per lui quella ragazza rappresentava l'evasione dalla pesantezza del suo stesso essere e questa cosa gli piaceva e lo mandava in estasi. Dopo pochi giorni, nonostante gli avvertimenti degli amici che non la reputavano una persona adatta a lui, Saverio decise di andare a vivere con lei, ed iniziarono una vita stravagante, proprio come si aspettava, da veri bohémien. Oriana viveva ogni giorno come fosse l'ultimo, tutto era all'insegna della trasgressione e del piacere e dopo poco lui cominciò a sentirsi completamente sopraffatto dalla sua personalità, ma allo stesso tempo lei era diventata come una droga, lo mandava fuori di testa, non riusciva a farne a meno. Purtroppo per lui, però, Oriana non provava lo stesso. In linea col suo carattere, si rivelò poco propensa alla monogamìa. Si sentiva una creatura libera e non disdegnava la compagnia di altri uomini nelle sue notti brave dopo il lavoro, che passava spesso da sola tra fiumi di alcool e ecstasy. Inizialmente Saverio pareva non rendersi perfettamente conto della situazione, ma quando Oriana cominciò a portare le sue audaci amicizie in casa, ebbe inizio il profondo travaglio del povero ragazzo. Lui l'amava profondamente e, nonostante non sopportasse il suo comportamento e si sentisse messo da parte e corroso dalla gelosia, non riusciva a farsi valere. Così, caduto in preda a una sorta di crisi depressiva, smise di lavorare e se ne stava chiuso in casa a bere e comporre. Finchè un giorno Oriana non arrivò a buttarlo fuori di casa, ribadendogli la sua voglia di libertà, insomma, gli disse chiaramente che la loro storia non aveva motivo di continuare, perché benché gli volesse bene, non era fatta per i legami. In preda alla disperazione Saverio girovagò per qualche giorno per la città senza più un soldo in tasca, fu il suo caro amico Giorgio a convincerlo a ritornare a casa, pagandogli un biglietto solo andata per Napoli. "Non posso tornare a casa dai miei, sarebbe un'umiliazione, ho solo bisogno di qualche giorno di tempo per rimettermi in sesto". A quel punto Kira e Frida si guardarono e gli chiesero come mai avesse pensato a loro. "Beh, mi avete sempre voluto bene, lo so e tra le mie vecchie conoscenze siete le uniche con cui ho mantenuto qualche rapporto…inoltre vivete da sole, e ho pensato che aveste avuto un posticino per me…" Saverio le guardava con occhi speranzosi, che quasi facevano concorrenza a quelli di Merlino all'ora della pappa. Dietro la sua barba incolta, rividero il ragazzino timido e silenzioso che conoscevano anni fa, e capirono che nonostante il suo aspetto poco rassicurante, in realtà non era cambiato per niente. Bevvero insieme, ricordando i tempi ormai trascorsi, e ascoltando i brani che Saverio aveva composto per Oriana, davvero belli dovevano ammetterlo. Acconsentirono ad ospitarlo per qualche giorno, avrebbe dormito sul divano, piccolo ma confortevole, a patto però che prima di andare a dormire si facesse una doccia.


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