domenica 25 ottobre 2015

Episodio LXXI "I Liceali"


Erano passati ormai dieci giorni da quando Saverio aveva trasformato il divano delle ragazze nella sua umile dimora. In ogni caso, la sua presenza in casa non infastidiva Kira e Frida, anche se il suo stile di vita era completamente diverso dal loro. Saverio usava svegliarsi dopo pranzo, iniziando la sua giornata con una birra fredda e una dozzina di sigarette. Di casa non usciva praticamente mai, preferendo trascinarsi dal divano al terrazzo per tutto il giorno, non si sa precisamente per quale motivo, ma forse per cercare un po’ d’ispirazione per la sua arte, dal momento che non abbandonava mai taccuino e chitarra. In casa non faceva praticamente nulla, addirittura Kira si era lamentata spesso del suo disordine, insomma, le ragazze avevano ormai perso le speranze di aver guadagnato almeno un perfetto uomo di casa. Almeno non pesava molto sulle spese, dal momento che mangiava poco e niente e tutto ciò che chiedeva era che in frigo non mancasse mai la birra, per le sigarette ci pensava da solo. 
“Non può andare avanti così” disse Frida preoccupata, guardandolo dal terrazzo, mentre lui se ne stava disteso sul divano a leggere gli ultimi versi che aveva scritto. Anche Kira lo guardava, quasi con disgusto “Hai ragione Fri…ma da quanto tempo non si cambia quella camicia?”  “Non lo so”, rispose l’amica senza distogliere lo sguardo da lui “Fosse la camicia il problema…non so neppure se si cambia le mutande e non ho intenzione di chiederglielo…”. Rimasero a guardarlo allibite ancora per qualche istante, poi Kira intervenne nuovamente “Dobbiamo fare qualcosa, almeno potrebbe uscire un po’, prendere un po’ d’aria  a farne prendere un pò anche a questa casa. Ha monopolizzato il divano, ormai anche Merlino ha smesso di combattere per il suo posticino accanto al cuscino”. Non finì neppure di pronunciare queste parole che Saverio balzò in piedi, costringendo le due ragazze a distogliere gli occhi da lui per non fargli notare che stavano lì ad osservarlo; si avvicinò a loro “Io esco un attimo”, disse, lasciandole completamente disorientate. Dov’è che stava andando di punto in bianco? “E’ una sorpresa! Stasera ci divertiremo! E’ giunto il momento di scrollarmi questa depressione di dosso!” Kira e Frida lo videro uscire, “Magari questa è la volta buona che si riprende! Magari vuole rimettersi in carreggiata e ricominciare la sua vita fuori da queste mura!” disse Kira. 
Trascorse più di un’ora da quando era uscito, le ragazze erano preoccupate, non avevano la minima idea di dove si fosse cacciato, da quando era ospite da loro non era mai stato fuori più di dieci minuti, giusto il tempo di comprarsi le sigarette. La prima a farsi prendere dal panico fu Frida “E se si fosse suicidato? Forse era quella la sorpresa di cui ci parlava!”  “Non dire stupidaggini, la sua chitarra è qui, non avrebbe fatto nessun gesto inconsulto senza…tornerà, speriamo tutto intero”, rispose Kira. “Vabbè ora chiamo Giulio, non me la sento di uscire con quest’ansia nello stomaco, magari lo faccio venire qui, lui sa sempre cosa fare!”  “E certo”, rispose ancora Kira sospirando “Magari all’occorrenza si trasforma in un cane molecolare, sai di quelli che annusano gli oggetti delle persone e fiutano le tracce? Quante risorse questo Giulio…è multitasking!”  “Smettila di scherzare! Intendevo dire che lui riesce sempre a mantenere il controllo, magari ci può essere utile in questa situazione!”  “bla bla bla bla!” aggiunse ancora Kira ridacchiando sarcastica, mentre Frida le girò le spalle indispettita aveva già inoltrato la chiamata, Giulio sarebbe arrivato. Proprio in quel momento Saverio bussò alla porta, sorridente per la prima volta da quando aveva messo piede in quella casa. “Eravamo preoccupate…dove sei stato?” Lo ammonì Kira, e subito le fece eco Frida con una ramanzina isterica. “Ragazze, cos’è tutta quest’ansia? Ho una sorpresina per voi, dopo starete entrambe più serene!” disse lui, tirando fuori dal taschino della sua sudicia camicia blu, un pacchettino verde che Kira e Frida riconobbero immediatamente. Ecco il motivo di tanta felicità, ora tutto era chiaro. “E’ il mio modo di sdebitarmi per la vostra ospitalità…cosa c’è di meglio di qualche cannetta insieme, come ai vecchi tempi?? Stasera si fa baldoria!!!” Kira subito assunse un’espressione soddisfatta, un sorriso che sembrava quasi un ghigno malefico; Frida invece, con grande sorpresa di Saverio, sembrava piuttosto titubante. Quindi guardandola con aria stupita le disse “Cos’è  sta faccia? Non eri tu quella sempre pronta a trasgredire?” 
“Si…ma…tra un po’ arriverà Giulio, so già che non la prenderà bene. Mi fa storie anche se mi accendo una sigaretta”
“uuu mamma mia….Giulio, Giulio, Giulio…noi stasera ci divertiamo, tu resta pure a guardarci se vuoi, insieme al tuo signor «Viver sani e belli» ahahah ahahah !” 
Senza indugiare oltre i tre uscirono sul terrazzo, e Saverio cominciò subito a rollare la prima canna, mentre le ragazze sorseggiavano tranquille la loro birra. Giulio arrivò di lì a poco, quando ormai si era già diffuso in tutta la casa l’aroma d’erba. “Ehi…ma cosa state combinando voi tre?” chiese maliziosamente appena entrato in casa. Frida impallidì e cercò subito di giustificarsi “Loro due stanno fumando…io sto solo a guardare!” 
A quel punto Saverio le diede una pacca sulla spalla “Ma dai Frida, a chi la vuoi dare a bere? In pratica non hai più le pupille”
Giulio le si avvicinò ridacchiando e cominciò a controllarle gli occhi “Ma guarda, guarda, davvero sono sparite…” disse per poi scoppiare in una sonora risata. 
Allora, con un inaspettato slancio di amicizia Kira gli offrì lo spinello “Dai dottore, fattelo un tiro! Cosa potrebbe mai succedere?” 
Giulio aspirò profondamente un paio di volte, lasciando Frida impietrita e senza parole “Ma come? Ogni volta che mi accendo una sigaretta fai partire una paternale di almeno mezz’ora…e adesso, a te non fa male? Tu puoi fumare?” 
Giulio a quel punto assunse la sua solita aria da primo della classe “Le sigarette sono tutt’altra cosa. Questa è roba naturale, è solo un po’ di erba essiccata...un paio di tiri, solo se capita, non hanno mai ucciso nessuno. E poi” aggiunse ancora come se stesse tenendo una lezione all’Università “Il tetraidrocannabinolo, meglio conosciuto come THC, ha molti effetti benefici. In molti paesi è usato per scopi terapeutici, per curare il glaucoma, la nausea nei malati di cancro, per calmare le crisi epilettiche e addirittura viene usato come rimedio alla depressione…”   “Va bene va bene” interruppe Kira visibilmente annoiata “Ora che abbiamo anche il via libera del dottore allora possiamo dare inizio alle danze!” Così si alzò dirigendosi in cucina “Ma dove stai andando?” le chiese Frida.
“Qui ci vogliono i miei dolcetti nutella e cereali! Corro a prepararli” disse saltellando via euforica.
Più di un’ora e  tre canne più tardi, la situazione aveva già preso una piega alquanto comica. Saverio sedeva sul tavolo del terrazzo, l’inseparabile cappello a coprirgli gli occhi, strimpellava la sua chitarra, mentre Kira e Giulio cantavano insieme a squarciagola, davvero un improbabile duetto in cui sembravano particolarmente affiatati. Frida invece se ne stava stesa sulla sdraio insieme a Merlino, ridendo come una matta senza alcun motivo. Saverio finì di chiudere la quarta canna che sembrava più grande delle altre, e soddisfatto la porse ancora spenta a Giulio, “a te l’onore, amico! Kira, me ne avevi parlato così male di questo dottore, invece è proprio un gran simpaticone! Ahahahahhaha” Giulio, dopo aver fatto un bel tiro, passandola a Kira ridacchiando le disse “Ah! E così parli male di me? Chissà perché lo immaginavo!” e scoppiarono entrambi in una grassa risata. “Ma sai, è solo che sono invidiosa di te, a quanto pare sei il miglior chirurgo d’Europa degli ultimi vent’anni!” aggiunse allora Kira, “devo pur screditare la concorrenza!” Risero a crepapelle tutti insieme, per la prima volta Frida vide Giulio e Kira così in sintonia, era bello starsene rilassata senza dover pensare a quali colpi bassi si sarebbero potuti infliggere quei due. La serata continuò a trascorrere così, in un’aria leggera e festosa dove nessuno esattamente capiva cosa stessero facendo. 

Erano quasi le 23.00 quando bussarono alla porta. Chi poteva mai essere a quell'ora? Tutti se lo chiesero, ma nessuno si mosse per andare ad aprire. Dopo l'ennesimo trillo del campanello, Saverio decise di alzarsi. Si trovò davanti una bellissima donna dai capelli rossi e al suo fianco il suo prof di lettere, che lo guardò con aria stupita "Terzelli?? E tu che ci fai qui? E' una rimpatriata di classe?"
"prof, piuttosto, lei cosa ci fa qui?" Daniel e Clara erano lì per riprendere una sciarpa che lei aveva dimenticato il giorno prima. Saverio li fece accomodare, avrebbe offerto loro un drink molto volentieri, ma la scena che i due si trovarono davanti fu davvero sconvolgente; Giulio imbracciava la chitarra di Saverio, con i piedi nudi appoggiati sul tavolo, i capelli arruffati e il suo solito sorriso beffardo. Appena li vide "Carissimi!!" esclamò "Venite, unitevi a noi…ce ne è per tutti!!" Ma Clara rivolse subito le sue attenzioni a Kira, che se ne stava a lamentarsi con la testa tra le mani e sembrava proprio che stesse poco bene. Ignorando completamente Giulio, balzò verso di lei e preoccupata le chiese "Kira, cos'hai? non ti senti bene?". La ragazza aveva uno strano colorito e con un filo di voce le rispose "Mi gira tutto, lo stomaco, la testa…forse è proprio la stanza che sta girando vorticosamente!" Clara le diede qualche buffetto sulle guance, tentando in vano di rianimarla, poi si rivolse a Giulio esasperata "Giulio, fa qualcosa, non vedi che sta male?" 
"Ma sta bene, è tutto sotto controllo!" rispose lui in tutta tranquillità, atteggiamento che fece saltare i nervi alla povera Clara "Saprai pur cosa fare…tu sei un medico, no? beh…fa qualcosa!!!" disse urlando. 
Giulio la guardò perplesso, meravigliandosi di tutta la sua agitazione e senza perdere il sorriso rispose " E allora? Anche Kira è un medico! Va tutto bene Clara…rilassati!"
Mentre i due continuavano a discutere, Daniel notò Frida immobile, distesa a terra davanti al divano, con Merlino accoccolato al suo fianco. Sembrava dormisse, ma Daniel non ne era poi tanto sicuro, così le si avvicinò e col piede le diede dei piccoli colpetti, cercando di smuoverla un po'. "Ma che diavolo stai facendo??" lo ammonì Clara, di fronte a quella scena assurda. Daniel si strinse nelle spalle, come se non avesse fatto nulla di male "Sto cercando di capire se è viva!! disse infine.
"E che fai la prendi a calci?? Alzala da terra…ma come avranno fatto a ridursi in questo stato?"
Daniel la tirò su e l'aiutò a stendersi sul divano, scosse la testa "Amore mio, come hanno fatto?? Sono completamente strafatti! Una cosa così non mi è mai capitata neppure in gita con la più scapestrata delle classi!"
"Eeee prof…per un paio di tiri!" Si intromise Giulio ridacchiando. E quasi simultaneamente Saverio esclamò "Ahah Così parlò il dottore salutista…tanto per citare Nietzsche! ahahah vede prof, ricordo ancora qualcosa!!"
Clara si arrese, qualsiasi discussione in quel momento sarebbe stata inutile, nessuno di loro era nel pieno possesso delle sue facoltà. Era meglio per tutti che se ne andassero a dormire, ma una cosa l'aveva capita, Kira aveva ragione, quel Giulio era una gran testa di cazzo.
"Daniel…" disse poi "Mettiamo le ragazze a letto…io accompagno Frida, tu occupati di Kira, e ancora fuori al terrazzo, sembra che si sia addormentata al freddo!" 
Daniel uscì a recuperare le povera Kira, ma non appena l'aiutò ad alzarsi, la ragazza gli vomitò sulle scarpe. "Ma che cazz…" gridò Daniel, ancora non credendo all'assurdità della situazione in cui si era cacciato. "Scusi, prof!!" balbettò Kira con gli occhi rossi e i capelli sconvolti. Dopo aver sistemato le ragazze ognuna nel proprio letto, Daniel e Clara tornarono nel piccolo soggiorno, dove Giulio e Saverio ancora bevevano e strimpellavano orrende melodie sulla chitarra. "Noi andiamo…" disse Daniel attirando la loro attenzione "Terzelli, vediamo di non combinare altri casini!!" 
"Oh no, prof…tra poco tutti a nanna!" lo rassicurò Saverio e subito dopo anche Giulio "Si prof…potete andare tranquilli…prima si scherzava…qui penso a tutto io!" 
Clara inorridì a quelle parole, dopo quella sera l'opinione che si era fatta di Giulio non era affatto delle migliori. "Lasciamo tutto in buone mani…" rispose sarcastica "Cerchiamo solo di non dare fuoco alla casa…solo questo ci manca sta sera!!" 
Detto questo Clara e Daniel uscirono di casa e si ritrovarono a scendere le scale in silenzio. prima di uscire dal palazzo Daniel scoppiò a ridere fragorosamente "Che ti ridi tu?Non è stato per niente divertente" gli disse Clara. Daniel la guardò e la strinse a se "Beh…due tiri me li sarei fatti anche io…ah, che testa matta quel Terzelli!!" 


Nessun commento:

Posta un commento