mercoledì 6 aprile 2016

Episodio CXVIII "BOOM, sei stato friendzonato!!"

Tommaso diede un'occhiata veloce all'orologio, le 17.00…Kira come al solito era in ritardo. Era alquanto nervoso, il suo aereo sarebbe partito da lì a qualche ore, aveva ancora un sacco di cose da fare, ma voleva salutarla prima della partenza.  Proprio in quel momento Kira oltrepassò l'uscio del piccolo bar in centro dove erano soliti trascorrere ore a chiacchierare amabilmente, sorseggiando caffè e cicalate calde e assaporando le gustosissime torte della casa. 
"ciao…scusa il ritardo" disse lei accomodandosi accanto a lui. 
"Ricotta e pera…hai fatto tardi ho scelto io…conosci le regole, chi prima arriva prima sceglie!" 
Kira sbuffò, avrebbe preferito una cheese cake, o un babà o ancora una delizia a limone quel pomeriggio, ma era in ritardassimo, e le regole sono regole.
Tommaso la guardò intensamente, come faceva ogni volta, i suoi occhi neri la scrutarono con curiosità. Sembrava stanca e nervosa "Sono contento che ci siamo visti oggi…tra qualche ora parto…e sinceramente dopo ieri sera, non pensavo avresti accettato il mio invito!" 
Kira sussultò, ma cercò di non dare a vedere il suo sgomento "Perché pensavi una cosa del genere…" 
Tommaso si strinse nelle spalle, ad un tratto gli parve di camminare su delle uova pronte a rompersi al primo passo azzardato. Mai tra lui e Kira c'era stato quel certo tipo di disagio "Beh…" disse infine "Ieri mi sei sembrata un po' strana…fredda e scostante…ma non credo di aver capito cosa ti abbia dato fastidio, se qualcosa ti ha dato fastidio!" 
Kira abbassò lo sguardo, e tenendo fissi gli occhi sulla sua tazza di tè  fumante rispose " ti sbagli… piuttosto, non sapevo che avessi una ragazza" 
Tommaso non riuscì a trattenersi, e scoppiò a ridere.  Elisa era il motivo del suo broncio? "Kira, non posso mica aspettarti per sempre?" rispose allora lui, in tono scherzoso, ma quelle parole non la fecero sorridere, anzi il suo volto si rabbuiò ancora di più " Aspettarmi?? Non ti ho mai chiesto una cosa del genere…pensavo che ci fossimo chiariti…io e te siamo amici, solo amici…è così per entrambi o no? " disse lei stizzita, appoggiandosi allo schienale della sedia e incrociando le braccia al petto. 
"ehi…respira un po'… non c'è bisogno di agitarsi tanto, sto scherzando Kira! lo sai che ci tengo a te"
Kira scosse la testa "Perché non mi hai parlato di lei allora?"
"Forse perché non c'era niente di importante da dire? Insomma io e Elisa siamo usciti qualche volta, stiamo bene, mi piace…ma non è lei…" disse accarezzandole il volto appena con le dita "Non è lei quella giusta!" Kira sobbalzò a quel tocco e si ritrasse, arrossì vistosamente. "Che cosa vuoi da me?" chiese poi dubbiosa, era turbata, un attimo primo Tommaso l'aveva rassicurata sul fatto che tra loro non ci fosse altro che una bella amicizia, ma poi i suoi occhi, i suoi gesti e le sue stesse parole dicevano esattamente il contrario. 
"Quello che vuoi tu, Kira!" disse guardandola fisso negli occhi, uno sguardo così intenso da farle mancare il fiato. 
"Io sono una tua amica, e tale resterò…"
"ok…siamo solo amici…a me questo concetto è più che chiaro!" ripetè lui, in tono canzonatorio alzando le mani in segno di resa. 
"mi prendi in giro?" 
Tommaso abbassò lo sguardo e sbruffò sonoramente "sono serissimo. Io e te siamo solo amici. Io ne sono consapevole, ma continui a ripeterlo, Kira! Possibile che  sia tu, quella che non riesce ad accettare questo evidentissimo dato di fatto?" 
Kira si sentì avvampare, Tommaso non era mai stato così arrogante con lei "Ti sei ammattito? come puoi solo pensare una cosa del genere?" 
"e cosa dovrei pensare? dopo ieri sera intendo…ti presento una mia amica e sei diventata una statua di ghiaccio, ti sei stranita tutta, come se ti avessi fatto chissà qual a torto! addirittura Elisa mi ha chiesto se fossi una mia ex…l'ha notato anche lei il tuo comportamento…" 
"ll mio comportamento? tutti con questa storia…insomma, ero solo stupita di vederti con una…" 
"Sono un uomo anche io, Kira…" 
"o ma certo, non volevo dire quello…mi dispiace ok? Forse ho esagerato…ma tu potevi dirmelo, sarei stata preparata!"
"ok…allora è colpa mia…" mormorò sorridendo, lui, ottenendo solo di farla innervosire ancora di più. 
"Sai che ti dico? Meglio che vada…" disse avvolgendosi al collo la sciarpa e alzandosi velocemente.  
Tommaso pagò velocemente il conto, e la seguì fuori dal locale. Era abbastanza divertito da questo lato del carattere di Kira, che ancora non aveva sperimentato "Kira, ma dove stai andando, così di corsa?" 
"Sto tornando a casa…tu non hai un aereo da prendere? Sai credo proprio che sia meglio non vederci più" 
"ahahah…ti prego, fermati un attimo…ma che diavolo dici?"
"Non mi piace questa cosa, questo tuo modo di prendermi in giro, di scherzare  su tutta questa situazione! Ieri io e Carlo abbiamo litigato furiosamente,per quello che è successo al bar. Lui non si fida di me, crede che tra noi ci sia qualcosa… qualcosa di più! E' tutto così assurdo…è una cosa seria, e tu ci scherzi su!" 
Tommaso perse la sua espressione rilassata e tranquilla, si accese una sigaretta e poi seriamente disse " E cos'altro dovrei fare? vuoi che io sia serio? Va bene…ecco seriamente cosa penso. Tu mi piaci, Kira…non l'ho mai nascosto, ma non ho mai fatto nulla per spingerti a fare qualcosa che tu non volessi, o che ti potesse creare problemi con Carlo. Non ho mai pensato di metterti i bastoni tra le ruote e rovinarti la tua storia con lui, perché mai dovremmo non vederci più? Te l'ha chiesto lui?" 
Kira scosse la testa, no, Carlo non le avrebbe mai chiesto una cosa del genere, non avrebbe mai limitato la sua libertà in quel modo. C'aveva riflettuto tutta la notte ed era arrivata a quella conclusione; se avesse, seppur a malincuore, chiuso con Tommaso, tutto si sarebbe aggiustato e Carlo avrebbe iniziato di nuovo ad avere fiducia in lei.
"ahaha…ma ti rendi conto di quante stronzate mi stai dicendo? se non vuoi più vedermi non posso costringerti, e non cercherò di farti cambiare idea, ma Kira…Carlo, i vostri problemi, la fiducia, sappi che non c'entrano niente con questa tua assurda decisione. Tu hai semplicemente paura di quello che c'è tra noi. Io ti piaccio, tanto da farti entrare in crisi, da confonderti, ne sono sicuro. Non metto in dubbio il sentimento che ti lega a Carlo, ma quando avete litigato e lui ti ha lasciata sola, c'ero io accanto accanto a te, ho sentito quello che provavi, che avevi voglia di baciarmi, di lasciarti andare, ho provato le stesse cose anche io…"
Kira abbassò gli occhi, si sentì mancare il respiro, tentò di dire qualcosa ma le parole gli morirono in gola e Tommaso continuò "Guardami Kira, ti prego…" le sollevò il volto, accarezzandole dolcemente le guance 
"Non farlo…" bisbigliò lei con un filo di voce "Carlo è la cosa più importante, per me…io e te siamo solo amici…"
"non siamo solo amici…e lo sai bene!" 
"io e te siamo solo amici…" ripetè lei, spingendolo via "e io ho deciso di finirla qui, non voglio più vederti. Buon viaggio Tommaso!" gli diede le spalle, e si incamminò per la sua strada. A Tommaso sembrò che lei stesse scappando via, ma non disse nulla per fermarla. Si accese l'ennesima sigaretta e si limitò a guardarla allontanarsi, poi anche lui prese la sua strada, sapeva che non l'avrebbe rivista così presto.





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